Regione Toscana – “Verso la giornata internazionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere”

Alla vigilia della Giornata internazionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere che si celebra il 17 maggio, la Regione Toscana, insieme alle pubbliche amministrazioni toscane aderenti alla Rete RE.A.DY – la Rete nazionale antidiscriminazioni costituita da Regioni, Province Autonome ed Enti Locali, di cui la Toscana è tra i fondatori – e alle associazioni LGBTQIA+ che fanno parte del tavolo regionale, organizzano un momento di approfondimento e confronto.

L’appuntamento, dal titolo “Verso la giornata internazionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere”, è in programma martedì prossimo 16 maggio dalle ore 17 nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati in Piazza Duomo 10 a Firenze.

Per la Regione Toscana parteciperanno il presidente Eugenio Giani e l’assessora alle pari opportunità Alessandra Nardini, a cui è affidata la delega all’attuazione della Lr 63 del 2004, legge con cui la Toscana, prima Regione in Italia, si è dotata di una norma specifica contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità.
Tra gli ospiti istituzionali che interverranno l’onorevole Alessandro Zan, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, in qualità del ruolo di Segreteria nazionale della Rete RE.A.DY affidato al capoluogo piemontese, e  Matteo Biffoni, presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato, città dove nei prossimi mesi si terrà l’evento annuale della Rete, che per la terza volta torna ad essere organizzato in Toscana.

A portare la voce delle associazioni LGBTQIA+ saranno Natascia Maesi, presidente nazionale Arcigay, Egon Botteghi, referente centro antidiscriminazione LGBTQIA+ L’Approdo di Livorno, l’avvocato Matteo Mammini, vicepresidente Commissione Pari Opportunità Ordine degli avvocati di Firenze, referente Rete Lenford e Associazione Anemone, Monia Marcacci, referente Famiglie Arcobaleno per il tavolo regionale LGBTQIA + e Vincent Vallon, portavoce Toscana Pride.

Sarà possibile partecipare in presenza all’iniziativa oppure seguirla in streaming:  https://www.regione.toscana.it/diretta-streaming

12 maggio 2023

Cori – Rete READY, Comune di Cori a Torino per “Le Città dei Diritti”

“Le città per i diritti” è stato l’evento organizzato dalla città di Torino per chiedere al Parlamento di modificare le norme che sono superate dall’evoluzione e dalla sensibilità sociale sul riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali e per chiedere il matrimonio egualitario.

La giornata del 12 maggio al teatro Carignano di Torino ha ospitato centinaia di sindaci provenienti da tutta Italia tra i quali il sindaco di Roma Gualtieri, di Firenze Nardella, quello di Milano Sala, di Bologna Lepore, di Torino Lo Russo, di Napoli Manfredi, De Caro sindaco di Bari e presidente ANCI, oltre a rappresentanti delle associazioni e personalità del mondo dello spettacolo, tutti insieme per dire che sui sindaci e sulle sindache si concentrano sia le richieste di intervento per agire come ufficiali di stato civile nelle iscrizioni anagrafiche di figli e di figlie di coppie omogenitoriali, sia le intimazioni delle autorità di governo a non farlo.

Una situazione di incertezza che genera conflitti dolorosi e tensione sociale e umana. Per il Comune di Cori era presente il delegato alla Cultura e alla Partecipazione Michele Todini.

“L’incontro delle città italiane a Torino – sostiene il sindaco Mauro De Lillis – ci indica la necessità di agire e la direzione nella quale procedere, nell’esclusivo interesse dei cittadini e delle cittadine. Non spetta a sindaci e sindache indicare specifiche proposte di legge, ma evidenziare l’urgenza di dare risposte ai Comuni e alle persone”.

“Per questo occorre fermare l’indefinitezza della norma e la mancata assunzione di responsabilità – sostiene il delegato Michele Todini – I principi costituzionali di uguaglianza e di tutela della dignità della persona devono guidare il Legislatore verso alcuni passi che appaiono ormai non più rinviabili”.

13 maggio 2023

Torino – Le Città per i Diritti

Venerdì 12 maggio 2023. Assemblea di sindache, sindaci, amministratrici e amministratori locali.
Teatro Carignano di Torino, ore 10:30, diretta streaming su www.lastampa.it.

Contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, per i diritti di tutte le famiglie.

L’esperienza quotidiana delle amministrazioni locali dimostra che esistono domande di tutela alle quali non si riesce a dare adeguata risposta.
La vita famigliare delle persone LGBTQ+ risulta, entro l’assetto normativo esistente nel nostro Paese, non ancora compiutamente riconosciuta, generando disparità di trattamento nel quadro degli stati dell’Unione europea.

Sui sindaci e sulle sindache, in particolare, si concentrano sia le richieste di intervento per agire come ufficiali di stato civile nelle iscrizioni anagrafiche di figli e figlie delle coppie omogenitoriali sia le intimazioni delle autorità di governo a non farlo. Una situazione di intollerabile incertezza, generativa di ingiusta e dolorosa tensione sociale e umana.

Occorre porre fine all’indefinitezza e alla mancata assunzione di responsabilità. Le Città italiane si uniscono, al di là dell’orientamento politico delle loro amministrazioni, per chiedere al Parlamento di modificare le norme che appaiono ormai superate dall’evoluzione della sensibilità sociale. I principi costituzionali di uguaglianza e di tutela della dignità della persona devono guidare il Legislatore verso alcuni passi che appaiono ormai non più rinviabili quali:

  • una norma che consenta il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali;
  • il matrimonio egualitario con il conseguente accesso alle adozioni così come previsto per le coppie eterosessuali;

L’incontro delle Città italiane il 12 maggio a Torino vuole indicare la necessità di agire e la direzione nella quale procedere, nell’esclusivo interesse dei cittadini e delle cittadine. Non spetta a sindaci e sindache indicare specifiche proposte di legge, ma evidenziare l’urgenza di dare risposte ai Comuni e alle persone. Abbiamo fiducia che l’interesse pubblico possa prevalere e che il nostro Paese possa finalmente colmare la distanza che, in tema di diritti civili, lo separa dai Paesi fondatori dell’UE.
Le CITTÀ PER I DIRITTI si incontrano per dare voce e forza a questa prospettiva.

Parma 13 e 14 ottobre, incontro annuale RE.A.DY – Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni anti discriminazioni.

Si chiude oggi a Parma l’annuale incontro della RE.A.DY, la Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni impegnata a prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.

Ogni anno, a partire dal 2017, la Rete www.reteready.org promuove un incontro in una delle 260 città aderenti in stretta collaborazione con la Città di Torino, che svolge funzioni di segreteria nazionale fin dalla sua costituzione nel 2006.

Un appuntamento atteso dalle Pubbliche amministrazioni aderenti che hanno avuto l’occasione di confrontarsi sulle tematiche all’ordine del giorno e approfondire alcuni temi più urgenti.

La prevenzione del bullismo omobintrasfobico nelle scuole è il tema scelto per l’iniziativa che vedrà tutte le città della RE.A.D.Y. impegnate con un evento dedicato alla cittadinanza in occasione della Giornata Internazionale contro l’omolesbobitransfobia, il 17 maggio dell’anno prossimo.

La due giorni di lavori ha consentito ai rappresentanti degli Enti aderenti di condividere le buone pratiche e, come da tradizione, di individuare la città di Prato come nuova sede per l’incontro annuale 2023.

All’evento hanno partecipato, tra gli altri, Mattia Peradotto, direttore U.N.A.R, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali; Maria Terranova, vicepresidente ANCI, delegata alle Pari Opportunità e Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare della Città di Torino. Terry Reintke, deputata del Parlamento Europeo, Commissione per le Libertà civili, la Giustizia e gli Affari interni e Copresidente Intergruppo LGBT ha mandato un video messaggio con i saluti ai componenti della Rete.

Giorgio Bozzo, giornalista e autore televisivo ha presentato un approfondimento sui 50 anni del movimento Lgbt+ in Italia.

Finché le leggi dello Stato non garantiranno davvero in tutti i campi autentica parità di trattamento e protezione dalle discriminazioni, dovranno essere gli Enti locali e le Regioni ad assumersi un ruolo di avanguardia per rispondere alla domanda di uguaglianza che viene dalla società – ha sottolineato Jacopo Rosatelli, Assessore ai Diritti e alle Pari Opportunità del Comune di Torino -. Il nostro impegno è cercare strade praticabili dal punto di vista amministrativo, ma anche essere di stimolo sul piano politico affinché il nuovo parlamento non resti inerte: in gioco ci sono non solo la vita concreta di migliaia di persone lgbtiq+ e di famiglie omogenitoriali, ma anche la coesione dell’intera società”.

Il Comune di Parma è davvero felice di poter ospitare l’incontro annuale della rete.

Oggi più che mai non dobbiamo dare per scontati i percorsi di rivendicazione e

definizione dei diritti di tutti, lavorando per accrescere la consapevolezza del valore della parità per una società più giusta e più equa. In particolar modo credo che, al di là dei percorsi legislativi nazionali, una parte importante sia giocata dalla formazione e dalla comunicazione. Educare al rispetto delle differenze e alla loro valorizzazione deve essere una priorità per una comunità, così come l’espressione, con linguaggi corretti e secondo un immaginario non stereotipato, risulta uno strumento essenziale nell’epoca della comunicazione costante. Le Amministrazioni in questo possono fare molto, presidiando i territori e cercando sempre di inviare messaggi corretti. Una nota e un invito sul piano nazionale credo possa partire da Parma: nel rispetto della libertà di espressione è inaccettabile continuare a vedere cartelloni che promuovono la disinformazione. Vale in ogni settore, ma in maniera ancora più forte per i diritti civili. Occorre che lo Stato si assuma l’onere di una riflessione, anche in termini normativi, sul significato di pubblicità lesiva, che non riguarda soltanto le campagne commerciali” ha dichiarato Caterina Bonetti, Assessora ai Servizi educativi, Transizione digitale, Pari Opportunità.

Per l’edizione 2022 sono stati due i focus sulle pratiche virtuose: gli strumenti per l’inclusione delle persone trans e non binarie nei servizi degli Enti, ne ha parlato Monica Romano, vicepresidente della Commissione Pari opportunità del Comune di Milano, e il riconoscimento dei figli e delle figlie della famiglie omogenitoriali, con l’intervento di Danila Brugnoli,  avvocata della Rete Lendford, avvocatura per i diritti LGBTI+.

Nel pomeriggio si è svolto, come in ogni incontro annuale, un evento pubblico nell’auditorium ‘Carlo Mattioli’, Palazzo del Governatore, piazza Garibaldi 19, aperto a tutte cittadine e i cittadini. Priscilla Robledo, referente di Formez PA, ha presentato PA.RI – PA Risorse per l’Inclusione, un progetto formativo sui temi della diversità, dell’inclusione, del rispetto delle differenze rivolto alla Pubblica Amministrazione.

Un focus sulla legge contro l’omolesbobitransfobia è stato invece illustrato da Angelo Schillaci, docente della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma ‘La Sapienza’, che ha fatto il punto sullo stato dell’arte e su che cosa possono fare gli Enti Locali per contrastare i crimini d’odio.

A conclusione della giornata è stato presentato il libro di Barbara Orlandini e Gianluca Sturmann Ovunque. Esplorazioni cromatiche del mondo queer, che racconta la storia del movimento queer da quando ha mosso i primi passi a oggi.

Bologna – Europride di Belgrado, a Bologna sventola la bandiera arcobaleno in piazza Maggiore.

Il Comune di Bologna ha esposto oggi la bandiera arcobaleno in solidarietà alla comunità Lgbtqia+ per il corteo EuroPride vietato a Belgrado. La bandiera arcobaleno sventola questa mattina dalle finestre di Palazzo D’Accursio in piazza Maggiore, sede del Comune di Bologna. La nuova iniziativa è legata alle giornate dell’EuroPride, la manifestazione dell’orgoglio della comunità Lgbt+ in corso a Belgrado. Ma proprio nella capitale serba, oggi è stato vietato per motivi di sicurezza il corteo conclusivo del Pride. Da qui la decisione del Comune di Bologna di esporre la bandiera arcobaleno in solidarietà alla comunità Lgbt+. A spiegarlo alla ‘Dire’ è la vicesindaca Emily Clancy.     “Oggi, in occasione delle giornate EuroPride, ospitate quest’anno a Belgrado nella Repubblica Serba, il Comune di Bologna esporrà la bandiera arcobaleno da Palazzo d’Accursio come segno di solidarietà e sostegno alla manifestazione e alla comunità Lgbtqia+ europea- afferma Clancy- il corteo conclusivo delle giornate EuroPride previsto per oggi è stato ufficialmente vietato dalle autorità locali per motivi di sicurezza. Questa decisione, avvenuta a ridosso dell’evento, sta giustamente suscitando molte proteste, così come la scelta di sfidare questo divieto da parte degli organizzatori sta raccogliendo consensi e solidarietà da tutta Europa. A loro e alla comunità Lgbtqia+ serba ed europea va tutta la mia solidarietà”, chiosa la vicesindaca di Bologna.   

17 settembre 2022

San Lazzaro di Savena – San Lazzaro sostiene l’EuroPride a Belgrado

Il Comune di San Lazzaro, nell’ambito della sua adesione alla rete R.E.A.D.Y., esprime il proprio sostegno e la propria vicinanza all’EuroPride, che il 17 settembre si terrà a Belgrado, nonostante il presidente servo Aleksandar Vučić ne avesse annunciato l’annullamento per ragioni di ordine pubblico, dopo le pressioni dei partiti di estrema destra e dei rappresentanti della Chiesa Ortodossa.

La Presidente dell’Epoa – European Pride Organisers Association – ha impugnato il divieto comunicando che l’evento si terrà comunque, appellandosi anche alla dichiarazione della Corte Europea dei Diritti Umani che ha definito la realizzazione del Pride un diritto umano fondamentale e qualsiasi tentativo di impedirla una violazione degli articoli 11, 13 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, ratificata dalla Serbia come membro del Consiglio d’Europa. Anche da Bruxelles è arrivato un importante sostegno alla realizzazione della manifestazione in Serbia, con l’impegno in prima linea della co-presidente dell’intergruppo LGBTQ+ del Parlamento Europeo, Terry Reintkeil.

A dimostrazione del proprio sostegno, il Comune di San Lazzaro colorerà con l’arcobaleno i propri canali social e digitali.

16 settembre 2022

Padova – Europride Belgrado (Serbia) 12 -18 settembre 2022.

Ogni anno ha luogo la manifestazione Europride, una settimana di eventi dedicata
alla sensibilizzazione e promozione dei diritti delle persone LGBT+ e al contrasto e
superamento di tutte le discriminazioni basate su orientamento sessuale, di genere,
disabilità, origine etnica, religione, età – riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto
comunitario e internazionale. Ogni anno la manifestazione viene ospitata da una
città diversa, e finora è stata ospitata da 16 diverse città in 13 nazioni.
Quest’anno l’Europride 2022 ha luogo a Belgrado, e sarà la prima città nell’Europa del
Sud-Est e la prima al di fuori dell’EEA (European Economic Area) ad ospitare il più
grande evento della Comunità LGBTI+ europea.
Negli ultimi giorni la notizia che il Ministero dell’interno serbo ha vietato per ragioni
di sicurezza e ordine pubblico lo svolgimento della parata prevista per sabato 17
settembre ha trovato grande sconforto e disappunto tra le comunità LGBT e tra
quanti da sempre lottano per l’eguaglianza e la parità tra le persone.
Come ricordato dalla Presidente dell’Epoa, European Pride Organisers Association,
“il diritto al Pride è stato dichiarato dalla Corte Europea dei Diritti Umani un diritto
umano fondamentale, e che qualsiasi tentativo di “vietare” un Pride è una
violazione degli articoli 11, 13 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo,
ratificata dalla Serbia come membro del Consiglio d’Europa”.
Grande sostegno è arrivato inoltre da Bruxelles, in particolare dalla co-presidente
dell’intergruppo LGBTQ+ del Parlamento Europeo, Terry Reintke; l’iniziativa è stata
rafforzata dalla lettera dell’intergruppo LGBTQ+ firmata da 145 eurodeputati e
indirizzata al presidente Vučić e alla premier Brnabić.
L’Amministrazione comunale, da sempre impegnata in azioni di sensibilizzazione per
i diritti della persona, aderisce dal 2019 alla Rete RE.A.DY. la Rete italiana delle
Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e
superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere;
L’Assessora alle Politiche di Genere e Pari Opportunità dichiara che “in questo
contesto l’Amministrazione comunale, con l’Assessorato alle politiche di genere e
pari opportunità, ha deciso di aderire all’invito della Rete a dare sostegno
all’Europride e alla comunità LGBT+, perché la lotta per i diritti in Europa non ha
confini e deve essere rispettata ogni singola persona. Esprimiamo la nostra
solidarietà, nella speranza che in futuro le manifestazioni a favore dei diritti della
persona trovino sempre maggiore appoggio e consenso. La bandiera del Pride sarà
quindi esposta per la giornata del 17 settembre nel Cortile di Palazzo Moroni”.
“Ciò che sta succedendo a Belgrado ci ricorda che non possiamo mai dare per
scontati i nostri diritti, non solo i diritti civili, ma quelli fondamentali: la libertà di
associazione, di manifestazione, di parola.
L’Europride ci sarà comunque, il 17 settembre Belgrado si riempirà di corpi, amore e
rabbia con o senza permessi.”

Arcigay Tralaltro Padova si associa all’iniziativa del Comune di Padova e invita ad
esporre le bandiere arcobaleno dalle finestre e dai balconi, a sostegno dell’Europride
di Belgrado.
“Manifestiamo la nostra solidarietà anche da qui, mostriamo l’orgoglio di Padova con
le nostre identità, ogni balcone una bandiera.”
Dichiarazione di Chiara Cuccheri Presidente di Arcigay Tralaltro Padova

16 settembre 2022

Europride 2022, l’impegno di Città metropolitana di Torino contro le discriminazioni.

Sabato 17 settembre a Belgrado si svolge l’Europride 2022.
La Città metropolitana di Torino che aderisce a RE.A.DY, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, sostiene l’Europride e lo fa lavorando quotidianamente con il Nodo metropolitano contro le discriminazioni, servizio che è parte integrante della Rete regionale contro le discriminazioni in Piemonte.
ll Nodo metropolitano contro le discriminazioni offre attività di consulenza gratuita a tutte le persone che ritengono di essere vittime o testimoni di atti o episodi di discriminazione diretta, indiretta, molestie fondata su nazionalità, sesso, colore della pelle, ascendenza od origine nazionale, etnica o sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione o convinzioni personali, opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, appartenenza ad una minoranza nazionale, patrimonio, nascita, disabilità, età, orientamento sessuale e identità di genere, ogni altra condizione personale o sociale.
Il Nodo metropolitano contro le discriminazioni collabora con il Centro regionale contro le discriminazioni, Punti informativi contro le discriminazioni, Consigliera di parità metropolitana, Difensore civico della Regione Piemonte, Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Piemonte, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte, CORECOM, Ires Piemonte e con UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali).
Il Nodo riceve su appuntamento in giorni e orari da concordare tramite i seguenti recapiti:

Trento sostiene l’Europride di Belgrado.

Il Comune di Trento è una delle numerose Amministrazioni che aderiscono alla rete
READY (Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni antidiscriminazioni per
orientamento sessuale e identità di genere).
Nella giornata di domani, sabato 17 settembre, era in programma a Belgrado l’Europride
2022, annullato dalle autorità serbe a seguito di pressioni politiche.
Nell’ambito delle iniziative promosse dalla rete READY a sostegno della manifestazione –
perché la lotta per i diritti in Europa non ha confini – il Comune di Trento proietterà domani
a rotazione sul nuovo ledwall posizionato sulla parete dell’ostello della Gioventù in piazza
Dante (visibile per chi proviene dalle stazioni delle corriere e dei treni) la seguente scritta:
“Non si negano i diritti. Trento città aperta è con Belgrado Europride 2022”

Trento, 16 settembre 2022

Torino parteciperà all’Europride di Belgrado

La parata per l’Europride 2022 si terrà a Belgrado sabato 17 settembre.

La manifestazione avrà luogo nella capitale Serba nonostante il presidente Aleksandar Vučić ne avesse annunciato l’annullamento, dopo le pressioni dei partiti di estrema destra e dei rappresentanti della Chiesa Ortodossa ad agosto e, nei giorni scorsi, il Ministero dell’Interno ne abbia vietato lo svolgimento per ragioni di sicurezza e ordine pubblico.

La Presidente dell’Epoa – European Pride Organisers Association – ha, infatti, impugnato il divieto comunicando che l’evento si terrà comunque, appellandosi anche alla dichiarazione della Corte Europea dei Diritti Umani che ha definito la realizzazione del Pride un diritto umano fondamentale e qualsiasi tentativo di impedirla una violazione degli articoli 11, 13 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, ratificata dalla Serbia come membro del Consiglio d’Europa.

Anche da Bruxelles è arrivato un importante sostegno alla realizzazione della manifestazione in Serbia, con l’impegno in prima linea della co-presidente dell’intergruppo LGBTQ+ del Parlamento Europeo, Terry Reintke, rafforzato dalla lettera dell’intergruppo LGBTQ+, firmata da 145 eurodeputati e indirizzata al presidente Vučić e alla premier Brnabić, che ha esortato il Governo a collaborare con gli organizzatori dell’Europride affinché tutte e tutti i partecipanti possano esercitare in sicurezza il loro diritto alla riunione pacifica e alla libertà di espressione.

All’Europride parteciperà l’Assessore comunale ai Diritti in rappresentanza della Città di Torino, da decenni impegnata sul fronte dei diritti delle persone Lgbt+ e contro le discriminazioni di cui sono vittime. L’Assessore sarà presente domani, venerdì 16 settembre, alla Conferenza Internazionale dei Diritti Umani e, sabato pomeriggio, prenderà parte alla Marcia dell’Europride. Sempre sabato, sulla facciata di Palazzo di Città sarà esposto un banner con il logo dell’EuroPride 2022.

L’Assessore, esprimendo la piena solidarietà della Città alla manifestazione, ha evidenziato la necessità che Torino si proietti al di fuori dei propri confini perché i diritti umani e i diritti fondamentali devono essere garantiti e rispettati ovunque. Per questo è importante che gli Enti locali siano attori della società civile internazionale insieme alle organizzazioni non governative. L’appuntamento di Belgrado è particolarmente significativo perché a fronte di atti di intolleranza diretti a mettere in discussione il diritto di manifestare, serve riaffermare che le libertà fondamentali non devono e non possono essere calpestate in nessun Paese europeo e in nessuna parte del mondo.

La Città di Torino, in qualità di Segreteria Nazionale della rete RE.A.DY, la Rete Nazionale per il superamento delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, ha inoltre invitato gli Enti partner a condividere, il 17 settembre, azioni simboliche a sostegno dell’Europride perché i diritti delle persone LGBTQ+ non hanno confini.(ma.co.)