Il 17 maggio si celebra la Giornata contro l’omolesbotransfobia, riconosciuta e condivisa dalle associazioni impegnate sui Diritti Umani, dalle istituzioni internazionali e nazionali. Una data che per decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha cancellato l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali definendola, per la prima volta, “una variante naturale del comportamento umano”.
Quest’anno la città di Padova, partner dal 2019 di Re.A.Dy, la rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, ha deciso di celebrare la Giornata aderendo alla campagna “Scopri le differenze: diritti e famiglie omogenitoriali” per sensibilizzare, in primis, l’intera cittadinanza contro ogni forma di discriminazione, di violenza nei confronti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender, per il riconoscimento di tutte le famiglie nelle diverse realtà garantendo ai bambini e alle bambine di avere i loro genitori.
L’obiettivo è essere Padova città per i diritti e, come Amministrazione, essere punto di incontro e di riflessione sui temi dell’equiparazione delle coppie omosessuali a quelle eterosessuali e sull’accesso alla genitorialità, uno degli aspetti fondamentali del rapporto, rispondendo concretamente alle necessità di riconoscimento e di tutela per le famiglie omogenitoriali di coppie di persone LGBTQI+.
Questo è il fil rouge di questa Giornata che vuole essere sempre più un ulteriore momento di condivisione e rivendicazione rivolto all’attenzione di politici, opinion leader, movimenti sociali, pubblico e media per cancellare i pregiudizi presenti, ancora oggi, in tutti gli ambiti sociali.
Per testimoniare l’impegno del Comune nella lotta alla violenza e alla discriminazione, a Palazzo Moroni vengono esposti il manifesto della campagna di comunicazione “Dov’è la differenza” e la bandiera dedicata alla Giornata.
“Le nostre politiche sono sempre più volte verso una città inclusiva, a misura di tutte e di tutti, affinché vengano riconosciuti pieni diritti civili e dignità alle persone che ancora oggi sono considerate con identità non previste, a tutte le famiglie e alle loro unicità – commenta l’assessora alle Politiche di genere e Pari opportunità, Contrasto alla violenza di genere – Questa giornata è un’ulteriore occasione per dire no alle discriminazioni sociali e ai pregiudizi, per ribadire che l’impegno dell’Amministrazione va in questa direzione, per proporre alla cittadinanza momenti di conoscenza e approfondimento su affetti ancora dibattuti. Un grazie, in particolare, a tutte le realtà che hanno contribuito all’organizzazione delle tante iniziative previste e che lottano, ogni giorno dell’anno, per tenere alta l’attenzione su questo tema“.
“L’impegno della Amministrazione di Padova per il riconoscimento delle famiglie omoaffettive – afferma l’assessora ai Servizi demografici – è chiaro e coerente: dal 2017, in mancanza di una legge chiara, abbiamo compilato gli atti di nascita dei bambini e delle bambine nati dalle famiglie con due mamme perché riteniamo che il diritto alla propria identità e la tutela dei minori passi attraverso questo riconoscimento. La sentenza del Tribunale di Padova nei mesi scorsi ha sottolineato proprio l’importanza di garantire a bambini e bambine desiderati, nati e cresciuti in una determinata famiglia di veder riconosciuto questo loro percorso che si allarga e include il legame con fratelli, sorelle, nonni, zii, cugini. Proprio in questi giorni il nostro Comune si sta costituendo in vista dell’udienza relativa al ricorso della Procura: credo che partecipare alla giornata contro l’omotransfobia oggi per noi significhi continuare a chiedere con determinazione il riconoscimento di queste famiglie, parte della nostra comunità cittadina, e la tutela dei diritti di questi bambini e di queste bambine.“
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14 maggio 2024