L’Amministrazione comunale di Signa aderisce alla rete RE.A.DY

E’ stata approvata in Giunta Comunale, la delibera di adesione alla Rete RE.A.DY la Rete nazionale delle Regioni e degli Enti Locali per prevenire e superare l’omotransfobia volta alla prevenzione e superamento delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.

Collaborando con istituzioni nazionali e internazionali, RE.A.DY si costituisce come un tessuto di ideologico di incontro e scambio, per la condivisione di esperienze, conoscenze e buone pratiche: “aderiamo con estremo favore alla rete RE.A.DY”, commenta l’assessore alla Pari Opportunità Marinella Fossi, “guardiamo e ci impegniamo nella promozione e nella tutela dei diritti umani attraverso il dialogo con i cittadini e con interventi diffusi. Guardiamo ad una società che garantisca il rispetto e l’integrazione, dove le differenze siano spunto di scambio e non di discriminazione. La comunità LGBT trova nella rete RE.A.DY. un appoggio importante che, a livello locale, promuoveremo con forza e sostegno”.

http://www.comune.signa.fi.it/categorie/servizi-in-linea/comunicati-stampa/comunicati-stampa/l2019amministrazione-comunale-di-signa-aderisce-alla-rete-re-a.dy 

Laterina Pergine Valdarno: Progetto RE.A.DY 2020 – Una favola in video

La rete RE.A.DY, nata a Torino nel 2006, da sempre si pone l’obiettivo di promuovere una cultura sociale del rispetto e della valorizzazione delle differenze. Cogliendo l’importanza di sensibilizzare sulla non discriminazione e l’inclusione della parità di genere in tutti i livelli e in tutte le sue forme, tematica da sempre sentita vicina, il Comune di Laterina Pergine Valdarno ha deciso di aderire al progetto. L’idea originaria presentata alla Regione Toscana prevedeva la realizzazione di uno spettacolo teatrale. A causa dell’evolversi della situazione epidemiologica da Covid-19, il progetto è stato rimodulato ed è stata realizzata la videofiaba La piccola e superflua storia di Buddy che sognava di essere Fuffy, visibile sul canale Youtube dell’Associazione Dritto e Rovescio https://youtu.be/Sr69rMu312E.
Si tratta di una favola moderna che racconta la storia di Buddy, un golden retriever dal carattere molto mansueto che vive con i suoi proprietari in un negozio che vende articoli per cani, non disturba nessuno e nemmeno si sogna di rubare crocchette o altre cose da mangiare. Quando però nessuno se ne accorge, Buddy sgattaiola nel negozio di fronte che vende articoli per gatti e trova la sua felicità e la sua dimensione giocando e usufruendo degli articoli a disposizione e sognando di realizzare il suo sogno: quello di diventare Milù, una dolce gattina soriana. Il finale è a sorpresa!

Per la realizzazione dello spettacolo sono stati impegnati tre attori e tre musicisti; la regia video e teatrale e la scrittura del testo è stata affidata a Riccardo Vannelli dell’Associazione Dritto e Rovescio.
Per adeguarsi alle normative vigenti legate all’emergenza sanitaria Covid-19, lo spettacolo è stato realizzato sotto forma di video in modo da poter essere diffuso in modalità streaming o su supporto rigido, oltre a prevedere la divulgazione e l’uso del testo della fiaba da cui è stato realizzato lo spettacolo. In questo modo è possibile avere anche una forma di narrazione diversa da quella più prettamente cinematografica, preludio alla possibilità di una rappresentazione “tradizionale” in presenza, quando le condizioni lo permetteranno.

Ozzano aderisce a RE.A.DY Rete nazionale delle Regioni e degli Enti Locali per prevenire e superare l’omotransfobia

Vista la mozione approvata nella seduta del Consiglio Comunale n. 49 del 29/07/2020 presentata dalla Consigliera Bruna Bandini del gruppo consiliare “Progresso Ozzano” per l’adesione alla rete sopra citata e per la promozione e realizzazione, anche in coordinamento con le associazioni delle persone omosessuali, di iniziative tese a sensibilizzare l’opinione pubblica ad una cultura delle differenze ed alla condanna di una mentalità omofobica.

Il Comune di Ozzano dell’Emilia con deliberazione della Giunta Comunale nr. 4 del 25 gennaio 2021 aderisce alla carta d’intenti della RE.A.DY – Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.

Nata nel 2006 su proposta dei Comuni di Torino e Roma nell’ambito del Convegno “Città amiche”, la Rete RE.A.DY si è costituita per diffondere buone prassi su tutto il territorio nazionale e per valorizzare le esperienze già attuate perché diventino patrimonio comune, non solo degli Amministratori pubblici locali e regionali italiani, ma anche dei partenariati locali di società civile, che collaborano a contrasto delle discriminazioni e per promuovere una cultura dell’accoglienza e del rispetto reciproco, in cui le differenze siano considerate una risorsa da valorizzare.

Le finalità della Rete RE.A.DY sono volte a:

  • individuare, mettere a confronto e diffondere politiche di inclusione sociale per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e trans gender realizzate dalle Pubbliche amministrazioni a livello locale;
  • contribuire alla diffusione di buone prassi su tutto il territorio nazionale mettendo in rete le Pubbliche Amministrazioni impegnate nella promozione dei diritti delle persone lgbt;
  • supportare le PA nella realizzazione di attività rivolte alla promozione e al riconoscimento dei diritti delle persone lgtb.

Il Comune di Ozzano dell’Emilia manifesta il suo impegno nella lotta alle discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali, lesbiche, bisessuali e transessuali e aderisce alla Giornata del 17 maggio contro l’omolesbobitransfobia.

http://www.comune.ozzano.bo.it/notizie/ozzano-aderisce-ready-rete-nazionale-delle-regioni-e-degli-enti-locali-prevenire-e-superare 

Il Comune di Volterra ospiterà l’incontro nazionale READY 2021

Il 4 dicembre si è tenuto l’incontro nazionale della rete READY Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. L’evento si sarebbe dovuto tenere a Napoli, ma la situazione emergenziale ha impedito ai partner di incontrarsi di persona. Il Comune di Napoli ha comunque accolto con calore quest’assemblea, coordinata dall’Assessore di Torino Marco Giusta e operativamente portata avanti dalla Segreteria Nazionale Ready.

Durante l’assemblea è stato scelto il tema per la prossima giornata internazionale contro l’omotransfobia del 17 Maggio 2021, è stato affrontato il tema delle case rifugio LGBTQ+ ed è stata scelta la città che ospiterà il prossimo incontro annuale.

Volterra, in fase di adesione alla giornata, aveva presentato la sua candidatura e i partner l’hanno scelta per l’incontro del 2021.

“Siamo molto felici di poter ospitare nel nostro Comune il prossimo incontro annuale della Rete nazionale delle Regioni e degli Enti Locali per prevenire e superare l’omotransfobia. Il Comune di Volterra ha aderito alla rete lo scorso settembre, essere partner di READY per noi è estremamente importante, significa condividere una visione, buone pratiche e azioni per progettare comunità inclusive. Siamo tra le dieci finaliste per Capitale italiana della Cultura 2022 ed il tema della candidatura è la rigenerazione umana. Rigenerazione significa rinascita significa cura di sé degli altri e del mondo. Significa collaborare, fare rete e co-costruire nuovi modi di vivere e di abitare il mondo, aldilà di stereotipi, pregiudizi e discriminazioni– spiega la Vicesindaca Eleonora Salvini. La cronaca e l’esperienza quotidiana ci fanno capire come ci sia ancora molto da fare in termini di eliminazione delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, per pensare società aperte e inclusive. Il Comune di Volterra, con la sua città, le sue frazioni e il suo territorio vuol essere la casa di tutte e tutti, perciò non vediamo l’ora di accogliere i nostri partner nel 2021.”

Concluso il momento riservato ai partner dell’Incontro Annuale RE.A.DY 2020

Si è concluso venerdì 4 dicembre scorso il momento riservato ai partner dell’Incontro Annuale 2020 della Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere che, a causa dell’emergenza sanitaria, non si è potuto svolgere a Napoli come inizialmente previsto.

Quest’anno l’Incontro, che normalmente è costituito da una parte riservata ai partner e da un evento pubblico, è stato quindi realizzato online dividendolo in due momenti distinti, nella speranza di poter realizzare almeno quest’ultimo in presenza a Napoli, nei primi mesi del 2021.

Dopo aver dedicato la giornata di martedì 1° dicembre ai lavori di gruppo sullo scambio delle buone prassi – quest’anno incentrate soprattutto sulle tematiche del “Fare rete” e della “Formazione” – i partner si sono incontrati  nella plenaria di venerdì 4 dicembre, aperta dall’Assessora Lucia Menna del Comune di Napoli e coordinata dall’Assessore ai Diritti della Città di Torino, Marco Alessandro Giusta.

Nel corso della partecipata assemblea l’Onorevole Alessandro Zan ha portato i suoi saluti, esprimendo il suo apprezzamento per l’iniziativa congiunta della rete RE.A.DY dell’ottobre scorso a sostegno dell’iter parlamentare della proposta di Legge “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere”,  di cui è estensore.

E’ stato presente e ha dialogato con i partner della rete il Direttore Generale dell’UNAR-Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, Triantafillos Loukarelis, che ha annunciato l’affidamento a UNAR della gestione dei fondi previsti dal Decreto Rilancio e convertiti secondo il decreto di Agosto per sostenere iniziative a favore delle persone LGBT fragili, come le Case Rifugio.
Su questo tema è stata posta particolare attenzione con un panel dedicato, in cui Alessandro Battaglia dell’Associazione Quore ha presentato To-Housing, il progetto torinese di cohousing per persone LGBT in difficoltà: https://www.quore.org/to-housing-accoglienza-lgbtqi/.

Sempre nell’ambito delle case rifugio, il Comune di Napoli ha presentato la prima casa LGBTQI+ pubblica realizzata mettendo a disposizione una sede del proprio patrimonio da tempo in disuso, ubicata in uno dei  quartieri più belli della città. Sono stati  realizzati i lavori di adeguamento e recupero dello stabile, progettate e avviate le procedure di acquisto degli arredi e delle attrezzature, indetto un Avviso pubblico rivolto alle associazioni LGBTQI+ del territorio per individuare il soggetto con il quale sviluppare un modello di co-gestione della sede.

Dopo il panel sulle Case Rifugio si è poi proceduto alle votazioni relative al tema e allo strumento per l’iniziativa comune RE.A.DY in occasione del 17 maggio 2021 e alla scelta del partner che ospiterà il prossimo Incontro Annuale.
Il tema scelto è lo Hate Speech e lo strumento è la campagna di comunicazione e il partner ospitante nel 2021 sarà Volterra, in provincia di Pisa.

Siamo molto felici di poter ospitare nel nostro comune il prossimo incontro annuale della Rete nazionale delle Regioni e degli Enti Locali per prevenire e superare l’omotransfobia. Il comune di Volterra ha aderito alla rete lo scorso settembre, essere partner di READY per noi è estremamente importante, significa condividere una visione, buone pratiche e azioni per progettare comunità inclusive – spiega la Vicesindaca Eleonora Salvini. […] La cronaca e l’esperienza quotidiana ci fanno capire come ci sia ancora molto da fare in termini di eliminazione delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, per pensare società aperte e inclusive. Il comune di Volterra, con la sua città, le sue frazioni e il suo territorio vuol essere la casa di tutte e tutti, perciò non vediamo l’ora di accogliere i nostri partner nel 2021”.

Ma prima dell’appuntamento autunnale a Volterra, avrà luogo il secondo momento dell’Incontro Annuale 2020: l’evento pubblico, che slitta ai primi mesi del 2021 e si svolgerà auspicabilmente in presenza a Napoli o di nuovo online, compatibilmente con l’evoluzione della situazione epidemiologica.

“Sono davvero soddisfatto dei lavori della rete RE.A.DY di quest’anno. Il 2020 purtroppo ci ha visto rinunciare alla possibilità di incontrarci fisicamente ma la quantità e la qualità delle discussioni e del lavoro condiviso è stato forse maggiore degli anni scorsi. Dall’evento nazionale per il 17 maggio in collaborazione con il Lovers Film Festival, al lancio del sito della rete RE.A.DY inaugurato nella stessa data, alla presentazione del logo, alla prima grande attività di advocacy fatta dalla rete nel sostegno alla proposta di legge contro l’omolesbobitransfobia, alla misoginia e all’abilismo, fino ad arrivare al lavoro ospitato virtualmente dalla città di Napoli con la scelta delle azioni dell’anno prossimo e la notizia della possibilità del finanziamento governativo alle case rifugio per persone LGBT – così Marco Giusta, Assessore ai Diritti della Città di Torino, Segreteria nazionale della rete – E’ stato sicuramente un anno terribile, ma la Rete ha saputo trovare la forza di proporre in modo straordinario una serie di iniziative e di crescere nuovamente di numero, ed è pronta a lanciarsi in nuove sfide per sostenere con forza che le discriminazioni di ogni tipo, e soprattutto quelle basate su orientamento sessuale e identità di genere non devono avere cittadinanza nel nostro paese”.

La RE.A.DY conta oggi 182 partner, con una ventina di nuove adesioni in un anno così difficile come il 2020. Cresce quindi il trend positivo delle adesioni alla rete, e cresce la voglia di impegnarsi su concrete iniziative comuni che portino, nei vari campi di attività pubblica, l’attenzione alle tematiche LGBT, anche in intersezione con le nuove fragilità messe in evidenza dall’emergenza Covid. Quest’anno sono entrate a far parte della rete le Città e i Comuni di: Aosta, Aversa (NA), Bressanone (BZ), Calcinaia (PI), Caldaro sulla Strada del Vino (BZ), Campobasso, Casoria (NA), Castiglione d’Orcia (SI), Fano (PU), Fauglia (PI), Fiumicino (RM), Ornago (MB), Pienza (SI), Pontedera (PI), Santa Luce (PI), Settimo Torinese (TO), Vasto (CH), Vernio (PO), Volterra (PI). 

Turco-De Marchi: Milano sostiene la LA Legge Zan contro omotransfobia e violenze di genere

Approvato con 28 voti a favore e 3 astensioni l’Ordine del giorno a sostegno del DDL Zan in Consiglio Comunale a Milano. L’odg chiede l’impegno del sindaco Beppe Sala e della Giunta a sostenere la legge Zan contro omotransfobia e violenze di genere, che il 12 ottobre tornerà in aula alla Camera dei deputati. 

In particolare, l’Odg predispone: 

• la ricerca di spazi idonei alla trasformazione degli stessi in centri antiviolenza, da progettare e realizzare insieme alle associazioni LGBT+ cittadine, da finanziare con i fondi dedicati ed eventuali partner; la celebrazione della futura Giornata Nazionale contro Omofobia, Lesbofobia, Bifobia e Transfobia, presso Palazzo Marino, in sinergia con la comunità arcobaleno milanese; l’adozione di campagne di sensibilizzazione e formazione dedicate per le scuole (studenti, docenti e personale ATA), gli uffici pubblici comunali, i luoghi di lavoro e le strutture turistiche, in raccordo con sindacati e associazioni di categoria; 

• una specifica formazione rivolta alla Polizia locale per gestire al meglio situazioni riguardanti violenze e discriminazioni nei confronti di persone LGBT. 

Soddisfatto il Consigliere PD e primo firmatario Angelo Turco: “Negare l’omofobia significa coltivarla, dalla scuola ai luoghi di lavoro, dallo sport alla vita sociale. Veniamo da un’altra ennesima serie di violenze e delitti come i casi di Acerra, Padova, Palermo. Ma anche Milano non è immune. È ora che la politica si assuma delle responsabilità e agisca sul contrasto e la prevenzione della violenza omotransfobica.” 

Per la Presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili Diana De Marchi “Le persone LGBTQ+ e le donne devono essere protette da discriminazioni, linguaggio d’odio e violenze! L’Italia è l’unico tra i paesi fondatori dell’UE che non abbia una legge in tal senso. Anche insieme alla rete READY sosteniamo con forza la necessità di colmare questo vuoto. Prosegue l’impegno della nostra città per una cultura del rispetto.” 

“L’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale di Milano a sostegno del ddl contro omotransfobia e misoginia dimostra ancora una volta come questa città sia un punto di riferimento nazionale per la tutela e l’estensione dei diritti civili – dichiara il deputato Alessandro Zan, autore della legge. Grazie quindi a tutti i consiglieri che hanno promosso, sottoscritto e votato questo odg. E grazie all’impegno del PD di Milano: anche in questa città il Partito Democratico si dimostra la forza politica di riferimento per le istanze progressiste del nostro tempo Questo voto è un segnale prezioso per i comuni italiani, ma soprattutto un impulso importante per il Parlamento. 

“Dopo essersi tinto dei colori dell’arcobaleno lo scorso giugno, Palazzo Marino prosegue il suo impegno nei confronti della comunità LGBT+ milanese – afferma Michele Albiani, responsabile Diritti del PD Milano Metropolitana e autore del testo insieme al consigliere Turco. Tra gli impegni assunti oggi dal Comune di Milano, è senza dubbio il più importante quello sulla ricerca di spazi da trasformare in centri antiviolenza e rifugi per persone LGBT+, usando i fondi stanziati dalla legge Zan, da progettare e realizzare con le associazioni del territorio, che chiedono da tempo questo provvedimento. Purtroppo, nonostante il lavoro già fatto da amministrazione e associazioni, Milano è ancora luogo di discriminazioni e violenze, spesso non denunciate. Per questo – conclude Albiani – sapere che il Comune di Milano è al lavoro per non lasciare sole le vittime dell’odio e della violenza insensata è davvero un risultato importante”. 

Milano, 25 settembre 2020

Sì del Consiglio comunale di Modena a un ordine del giorno di maggioranza, proposto da Federica Venturelli (Pd). Respinto l’odg contrario della consigliera Santoro (Lega)

“Il Parlamento approvi la legge per la prevenzione e il contrasto alle discriminazioni basate su sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere”.

È la sollecitazione espressa dal Consiglio comunale di Modena che, nella seduta di giovedì 8 ottobre, ha approvato un ordine del giorno sottoscritto dai gruppi di maggioranza e presentato dalla prima firmataria Federica Venturelli (Pd). La mozione ha ottenuto il voto a favore della maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Verdi, Modena civica) e del Movimento 5 stelle. Contrari Lega Modena e Fratelli d’Italia-Popolo della Famiglia.

L’ordine del giorno esprime anche solidarietà al relatore della legge Alessandro Zan per le minacce ricevute e invita l’amministrazione, impegnata da tempo in azioni di sensibilizzazione e inclusione, a proseguire nelle campagne già avviate per contrastare il sessismo, l’omofobia e la transfobia e per promuovere una cultura delle differenze e contro gli atteggiamenti sessisti e omo-lesbo-bi-transfobici, con iniziative anche nelle scuole, nell’amministrazione pubblica e nei luoghi di lavoro.

Nella stessa seduta consiliare è stato respinto l’ordine del giorno proposto da Luigia Santoro e dal gruppo Lega Modena (con voto a favore dei proponenti, quello contrario dei gruppi di maggioranza e del M5s e l’astensione di Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia) nel quale si chiedeva, invece, “pur nel rispetto della piena parità delle persone di ogni razza, etnia, nazionalità, sesso o religione”, di non introdurre “una legge che pone un’ingiustificata discriminazione e favoritismo rispetto alle leggi vigenti”, che offrono già, come ha sottolineato la consigliera Santoro, “un’adeguata protezione anche nei casi di discriminazione per orientamento sessuale, per i quali le denunce sono pochissime”.

Il documento di maggioranza approvato dal Consiglio, come ha ricordato la consigliera Venturelli nella presentazione, nasce da un’iniziativa condivisa a livello nazionale dai partner della Rete Ready (la rete nazionale delle amministrazioni pubbliche contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) della quale il Comune di Modena fa parte dalla fine del 2014. L’ordine del giorno sottolinea, inoltre, che il Parlamento europeo già dal 2006 invita tutti gli Stati membri ad introdurre nei loro ordinamenti misure per tutelare le persone Lgbt e che l’Unione, attraverso la direttiva 29 del 2012, ha incluso l’espressione di genere, identità di genere e di orientamento sessuale tra le caratteristiche personali che devono avere protezione a causa della particolare vulnerabilità di chi ne è portatore o portatrice. Dopo aver ricordato che anche la Regione Emilia Romagna ha approvato, nel 2019, una legge contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, l’ordine del giorno mette in evidenza che la proposta di legge integra norme già esistenti aggiungendo ai motivi razziali, nazionali, etnici e religiosi, quelli fondati, appunto, sull’orientamento sessuale sull’identità di genere, bilanciando la garanzia della libertà di espressione, pensiero e opinione con la tutela della liberta, dignità e sicurezza delle persone vittime di atti discriminatori e di violenze.

09/10/2020

Anche il Comune di Parma partecipa all’azione di advocacy nei confronti delle istituzioni nazionali, primi fra tutti il Presidente della Camera dei Deputati e la Presidente del Senato della Repubblica.

Il Comune di Parma partecipa all’azione congiunta della RE.A.DY, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.

L’azione di sensibilizzazione a livello nazionale a sostegno della proposta di legge “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere”  è stata lanciata dalla Rete RE.A.DY.

Anche il Consiglio Comunale di Parma presenterà una mozione a sostegno della Legge: così sarà fatto nei Consigli Comunali degli Enti aderenti all’iniziativa.

Nicoletta Paci, Assessora alle Pari opportunità del Comune di Parma: “Aderire all’iniziativa è necessario: stare in rete significa anche dare senso all’azione di advocacy rivolta alle massime istituzioni. In un momento in cui gli atti di omotransbifobia nel nostro paese aumentano, le istituzioni devono dare il proprio apporto. Il Comune di Parma ha aderito alla rete RE.A.DY nel 2013 e continua a lavorare per assicurare la difesa dei diritti della comunità LGBT e della comunità tutta”.

L’ordinamento italiano è al momento carente sul tema della difesa dei diritti umani e sul contrasto alle discriminazioni legate al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Benché la Convenzione di Istanbul (che obbliga l’Italia alla criminalizzazione di condotte sessiste di fattispecie di violenza) sia stata ratificata dal Governo italiano nel 2013, l’art. 604 ter del Codice penale – a proposito dei reati per finalità di discriminazione o di odio – non contempla ancora circostanze aggravanti legate al sesso e al genere. Grazie alla proposta di legge in oggetto, anche le condotte che istigano all’odio o la violenza di matrice omolesbobitransfobica o basate su sesso e genere saranno punibili alla stregua delle condotte che si basano sull’odio etnico, razziale e religioso.

L’Ordine del Giorno è frutto di un lavoro congiunto di un gruppo interno dalla Rete READY ed è stato condiviso e discusso con le realtà aderenti al Tavolo nazionale LGBT recentemente istituito presso l’UNAR. Esso supporta l’adozione del testo unificato adottato dalla Commissione Giustizia il 14 luglio e riunisce gli enti locali ad un’azione di advocacy nei confronti delle istituzioni nazionali, primi fra tutti il Presidente della Camera dei Deputati e la Presidente del Senato della Repubblica.

Sono 40 gli aderenti alla rete RE.A.DY che hanno dichiarato l’intenzione di aderire all’iniziativa. Ecco l’elenco completo, aggiornato al 29 settembre: Aversa, Bari, Bologna, Caserta, Casoria (NA), Castelmaggiore (BO), Castelnuovo Berardenga (SI), Chioggia (VE), Città Metropolitana di Torino, Civitella In Val Di Chiana (AR), Crema (CR), Cremona, Empoli (FI), Gradisca D’Isonzo (GO), Impruneta (FI), Lecce, Marciano Della Chiana (AR), Modena, Monte San Savino (Ar), Murlo (SI), Napoli, Nichelino (TO), Padova, Palermo, Parma, Pontassieve (FI), Provincia di Pistoia, Reggio Emilia, Regione Puglia (Presidenza), Rimini, Roma Municipio VIII, Savigliano (CN), Settimo T.Se (TO), Stornarella (FG), Torino, Torre Annunziata (NA),Torre Pellice (TO), Trento, Turriaco (GO), Vico Equense (NA).

RE.A.DY nasce a Torino nell’ambito del Pride nazionale del 2006, quando la Città di Torino, in collaborazione con il Comune di Roma, riunisce i/le rappresentanti istituzionali di dodici tra Regioni ed Enti Locali, con l’obiettivo di metterli in rete attraverso la condivisione di una Carta di Intenti.  Da allora, la Rete costituisce uno spazio di incontro e condivisione di esperienze e buone prassi finalizzate al riconoscimento e alla promozione dei diritti umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, transgender (LGBT).

2 ottobre 2020

Il Consiglio comunale di Bologna approva un ordine del giorno a sostegno della proposta di legge contro l’omolesbobitransfobia

Il Consiglio comunale ha approvato con 23 voti favorevoli (Partito Democratico, Città comune, Movimento 5 stelle, Coalizione civica, gruppo misto-Nessuno resti indietro) e 5 non votanti (Lega nord, Fratelli d’Italia), un ordine del giorno a sostegno della proposta di legge sulle “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere”, presentato a inizio seduta dalla consigliera Gabriella Montera e firmato dal consigliere Andrea Colombo e dalle consigliere Roberta Li Calzi e Isabella Angiuli (Partito Democratico).

L’ordine del giorno approvato supporta l’adozione del testo di legge unificato adottato dalla Commissione Giustizia il 14 luglio e impegna gli enti locali ad un’azione di advocacy nei confronti delle istituzioni nazionali, primi fra tutti il Presidente della Camera dei Deputati e la Presidente del Senato della Repubblica.

L’ordine del giorno nasce dall’iniziativa di sensibilizzazione a livello nazionale a sostegno della proposta di legge lanciata da RE.A.DY, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, della quale il Comune di Bologna è partner fin dalla sua creazione nel 2006.

Un gruppo interno dalla rete RE.A.DY ha curato la stesura dell’ordine del giorno, che è stato condiviso e discusso con le realtà aderenti al Tavolo nazionale LGBT recentemente istituito presso l’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e viene proposto alle Amministrazioni che si impegnano ad approvarlo, adattandolo al proprio contesto locale. Al momento, hanno già dichiarato la loro intenzione di aderire all’iniziativa della RE.A.DY 40 fra Comuni, Città metropolitane e Regioni.

Bologna, 5 ottobre 2020

Castelnuovo Berardenga a sostegno della proposta di legge contro l’omofobia. Approvato in consiglio comunale un ordine del giorno che rafforza impegno contro le discriminazioni

Castelnuovo Berardenga. Castelnuovo Berardenga rafforza il suo impegno contro l’omofobia e ogni forma di discriminazione. Nei giorni scorsi il consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno a sostegno della proposta di legge sulle “misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere”, attualmente in discussione alla Camera dei Deputati. Il testo si colloca nell’ambito della mobilitazione promossa da RE.A.DY, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni legate a orientamento sessuale e identità di genere. L’ordine del giorno presentato a Castelnuovo Berardenga ha ricevuto il voto favorevole dei gruppi consiliari “Scelgo Castelnuovo” e Potere al Popolo”.

“Castelnuovo Berardenga – afferma l’assessora con delega alle politiche di genere, Martina Borgogni – è stato fra i primi Comuni della provincia di Siena ad approvare l’ordine del giorno per aderire alla mobilitazione della rete RE.A.DY. Lo stesso ordine del giorno sarà presto discusso in altri enti che fanno parte della rete, a partire dalla Provincia di Siena e dal Comune di Murlo. Questa iniziativa merita di essere supportata per dare forza alla proposta di legge in discussione alla Camera dei Deputati e per contrastare sempre di più le discriminazioni legate a orientamento sessuale e identità di genere ancora troppo presenti nel nostro Paese. Una società inclusiva che salvaguarda i diritti di tutte e di tutti è una società migliore e le istituzioni hanno la responsabilità e il compito di costruire una cultura istituzionale e politica capace di contrastare tutte le discriminazioni”.
“L’ordine del giorno – aggiunge SilviaGiorgini, consigliera del gruppo “Scelgo Castelnuovo” che ha illustrato il testo in consiglio comunale – impegna il sindaco e la giunta a promuovere campagne di sensibilizzazione e progetti per prevenire e contrastare la discriminazione e la violenza fondata su sesso, orientamento sessuale e identità di genere. Anche se questi sembrano argomenti ovvi e condivisibili, ancora oggi in Italia non esiste una legge che punisca reati e parole di odio nei confronti di persone LGBT. Per questo motivo, il gruppo consiliare ‘Scelgo Castelnuovo’ ha ritenuto doveroso portare questo ordine del giorno in consiglio comunale e dare il proprio contributo e supporto alla proposta di legge in discussione alla Camera”.

Comunicato stampa n.79 del 2 ottobre 2020