Buccinasco per i diritti al Milano Pride

La rassegna “Nessuno resti indietro” continua con la partecipazione del Comune di Buccinasco alla parata milanese di sabato 24 giugno. Ritrovo con cittadini e associazioni alle 15 alla fermata MM1 Inganni e alle 15.30 alla fermata MM3 Repubblica

Continua la rassegna “Nessuno resti indietro” dedicata ai temi di inclusione sociale e dei diritti civili. Per il secondo appuntamento l’Amministrazione comunale organizza “Buccinasco per i diritti” con la partecipazione alla parata di sabato 24 giugno del Milano Pride 2023. 
Anche quest’anno, infatti, il Comune di Buccinasco ha concesso il patrocinio al Milano Pride 2023 accogliendo la proposta dell’ODV Centro d’Iniziativa Gay Onlus Arcigay Milano, per sostenere i diritti LGBTQIA+ e di tutte le minoranze, oggi priorità della società civile: “Allarghiamo i nostri orizzonti e abbracciamo la città – scrivono gli organizzatori sul sito milanopride.it – marciando per le strade e rivendicando la nostra autodeterminazione e libertà”. 
Si marcerà dalla Stazione Centrale di Milano con direzione Arco della Pace dove si terrà il grande evento finale con gli interventi delle associazioni LGBTQIA+ e le loro rivendicazioni, i saluti delle istituzioni. E tanta musica e performance. 

“Ho esplicitamente chiesto al sindaco la delega ai Diritti civili – dichiara l’assessora Martina Villa – in modo che la comunità LGBTQIA+ trovasse anche nell’Amministrazione di Buccinasco un valido alleato. Quest’anno, oltre al consueto patrocinio alla manifestazione Milano Pride, nell’ambito della rassegna Nessuno resti indietro, in collaborazione con le associazioni Artènergia e Donne Intrecci, abbiamo raccolto una piccola somma da destinare al progetto di Casa Arcobaleno curato da Spazio Aperto Servizi e dedicato all’accoglienza dei ragazzi discriminati dalle loro famiglie di origine per il loro orientamento sessuale, l’identità di genere o per il percorso di transizione avviato”. 
“Il blocco delle trascrizioni degli atti di nascita – continua l’assessora Villa – riguarda anche alcune famiglie arcobaleno della nostra città e casi di omofobia sul posto di lavoro o nell’ambito familiare riguardano anche nostri cittadini. Non possiamo quindi restare a guardare: invitiamo tutti a marciare con noi per fare la nostra parte nel difendere i diritti di tutta la comunità”. 

21 giugno 2023

Ufficio stampa Comune di Buccinasco

Provincia di Siena – La Provincia di Siena e i 15 Comuni della Rete Re.A.Dy contro le discriminazioni DIRITTI IN CAMPO – Liberiamo il mondo dall’odio.

In occasione della Giornata Interazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia (IDAHOBIT) la
Provincia di Siena e i 15 Comuni che hanno aderito alla Rete Re.A.Dy (Rete Nazionale delle
Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni): Abbadia San Salvatore, Asciano, Casole d’Elsa,
Castelnuovo Berardenga, Castiglione d’Orcia, Chiusi, Colle di Val d’Elsa, Montepulciano, Monteroni
d’Arbia, Murlo, Pienza, Poggibonsi, San Gimignano, San Quirico d’Orcia e Torrita di Siena, scendono
in campo contro la discriminazione e la violenza nei confronti delle persone gay, lesbiche, bisessuali,
transgender, intersex e asessuali.
Anche quest’anno, tutte le amministrazioni coinvolte esporranno uno stendardo arcobaleno
all’esterno del Palazzo pubblico per tutta la settimana dedicata al 17 maggio.
In Piazza Tolomei dalle 17.00 in poi ci sarà banchetto informativo sulle attività di Arcigay Siena –
Movimento Pansessuale a cui seguirà un presidio a cui hanno aderito Arci, Anpi, NUDM Siena, Link,
UDU, Collettiva Autonoma Transfemminista.
Agli interventi di rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni, seguirà un flash mob che vedrà
le persone a cui è stato chiesto di portare un libro queer, femminista, pro-diritti umani, lanciare un
messaggio semplice ma molto forte: la cultura sconfiggerà l’odio.
Fino a fine dicembre inoltre sono previste tante azioni all’interno del progetto “DIRITTI IN CAMPO –
Liberiamo il mondo dall’odio” ideato da Arcigay Siena – Movimento Pansessuale in collaborazione
con la Provincia di Siena e altre amministrazioni del Progetto Ready che da un lato intende
sensibilizzare la cittadinanza sul tema dei discorsi d’odio attraverso la campagna di manifesti “A Far
l’Amore Comincia Tu” che saranno affissi in tutti i comuni e attraverso lo spot video “Liberiamo il
mondo dall’odio” di cui sono protagonisti gli stesi amministratori che raccontano alcune buone
pratiche di contrasto all’omofobia, la lesbofobia, la bifobia, la transfobia, la intersexfobia e la afobia;
dall’altro intende promuovere formazione nel mondo dello sport e responsabilizzare società,
allenatori e atleti al rispetto delle differenze con l’obiettivo di promuovere l’accesso allo sport delle
persone trans* e non binarie, trasformare le società sportive, le palestre e gli spogliatoi in luoghi
safer anche per le persone LGBTQIA+* che spesso rinunciano a fare sport per paura di essere
bullizzati o emarginati. Sono due, in particolare le azioni previste per raggiungere il mondo dello
sport: un ciclo di 3 incontri formativi in cui forniscono strumenti pratici per realizzare una buona
accoglienza nei confronti delle persone LGBTQIA+ nei contesti sportivi e un torneo di pallavolo
amatoriale organizzato dall’Unicorn Team Volley, la squadra LGBTQIA+ del Movimento Pansessuale
con altre realtà amatoriali in rappresentanza del territorio a cui seguirà un convegno di
approfondimento con esperti sul tema e un apericena con musica. Chiude il progetto “Testiamoci”
la giornata di test rapidi, anonimi e gratuiti HIV e sifilide realizzata in collaborazione con i medici del
Dipartimento di Malattie Infettive del Policlinico Le Scotte di Siena, il 1 dicembre.

17 maggio 2023

Bologna – L’isola degli arrusi. Una mostra fotografica dedicata agli omosessuali al confino nell’Italia fascista, dedicata al 17 maggio, giornata internazionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia. Rinviate iniziative nelle scuole e all’aperto causa maltempo.

La Manica Lunga di Palazzo d’Accursio ospita una mostra fotografica di Luana Rigolli dedicata a “L’isola degli arrusi Omosessuali al confino nell’Italia fascista”.

Una mostra incentrata sulle immagini d’archivio che restituiscono la memoria dei 45 omosessuali di Catania e dintorni che furono mandati al confino nel 1939 all’isola San Domino, alle Tremiti. Un tassello di una storia più grande che deve ancora essere completamente esplorata e che non si è limitata agli arrusi catanesi.

Dopo l’approvazione delle leggi razziali, gli omosessuali vennero perseguitati dal regime fascista con l’accusa di “pederastia passiva”, un reato contro il buon costume e l’integrità della razza.

Il progetto di ricerca fotografica di Luana Rigolli racconta le vicende dei confinati omosessuali tra archivi, luoghi, paesaggi, documenti, immortalando i volti degli arrusi, le schede biografiche delle autorità, le suppliche dei familiari, i luoghi della loro vita a Catania e del confino a San Domino, gli strumenti delle visite mediche e delle punizioni.

La mostra, a ingresso libero, è aperta dal 10 maggio fino al 16 giugno; dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.30; sabato e domenica dalle 10 alle 18.30.

Ad inaugurarla, mercoledì 10 maggio, la vicesindaca del Comune, Emily Marion Clancy, accompagnata dall’esibizione di Komos Coro LGBT+ di Bologna, che agli arrusi ha dedicato un recital. 

La mostra è realizzata da associazione Komos e Centro di Documentazione Flavia Madaschi – Arcigay Il Cassero, nell’ambito del Patto generale di collaborazione per la promozione e la tutela dei diritti delle persone e della comunità LGBTQIA+ nella città di Bologna 2022-26 e fa parte del calendario di iniziative nazionali LGBT+ History Month Italia.

Gli arrusi è dedicata “a Lucy Salani e a tutte le persone a cui è stata negata la libertà di espressione della propria identità, nel passato e nel presente, a causa del pregiudizio e della violenza omolesbobitransfobica”.

La mostra inaugura le iniziative dedicate al 17 maggio, giornata internazionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia.

Visto il protrarsi dell’emergenza, sono annullate o saranno riprogrammate tutte le iniziative dedicate alla Giornata internazionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia, previste in presenza per oggi, mercoledì 17 maggio, in spazi di quartiere, nelle scuole e all’aperto.

Anche quest’anno il Comune di Bologna aderisce alla Giornata e la celebra con un calendario di iniziative realizzate in collaborazione con le associazioni firmatarie del Patto Generale di collaborazione per la promozione e la tutela dei diritti delle persone e della comunità LGBTQIA+ nella città di Bologna.

Il Patto, giunto alla seconda sottoscrizione nel settembre 2022 con 27 associazioni LGBTQIA+, è lo strumento di collaborazione con cui il Comune di Bologna e le associazioni della comunità condividono la progettazione e realizzazione di servizi, interventi e azioni finalizzate a prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione, a tutelare i diritti delle persone e della comunità LGBTQIA+, perché ogni cittadina e cittadino possa vivere liberamente la propria identità e il proprio orientamento sessuale.
In Italia la giornata è celebrata con un arcobaleno di iniziative organizzate e promosse da amministrazioni pubbliche che aderiscono alla Rete Re.A.Dy, Rete Nazionale delle pubbliche amministrazioni antidiscriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere insieme alle associazioni LGBTQIA+ dei loro territori.

Come ogni anno, in occasione della Giornata internazionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia il Comune di Bologna esporrà la bandiera arcobaleno.

Il Comune di Bologna aderisce inoltre ogni anno all’iniziativa della rete Re.A.Dy. in occasione del 17 maggio. Quest’anno il tema scelto per l’iniziativa – che vedrà tutte le città della RE.A.D.Y. impegnate con un evento dedicato alla cittadinanza in occasione della Giornata Internazionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia – è la prevenzione del bullismo omolesbobintrasfobico nelle scuole.

Pochi giorni fa sono stati presentati i dati della ricerca promossa dalla Regione: dai vissuti delle persone LGBTQIA+ che hanno risposto all’indagine emerge che 8 su 10 hanno subito aggressioni, minacce o insulti, calunnie o derisioni off e online.

Rimandato a mercoledì 24 maggio alle 13in diretta streaming il primo appuntamento con Equal for Lunch,  dedicato al tema: “Figlie e figli dello stesso stato. La tutela dei diritti dei figli delle coppie omogenitoriali. Con: Sergio Lo Giudice, Capo di Gabinetto del Sindaco e delegato al Lavoro, Città metropolitana di Bologna; Marco Gattuso, giudice, Tribunale di Bologna. Modera Elena Tebano, giornalista del Corriere della Sera, “27esima ora”

La rete metropolitana tra scuole e enti di formazione “Ecco” propone un calendario nelle scuole della Città metropolitana


Tutte le iniziative in città

Martedì 16 maggio, ore 9 -17, online su Zoom è in corso il convegno LGBTQIA+ a scuola Diritti, visibilità, benessere a cura di Centro risorse LGBT, Scuola Formazione Cassero, LGBT+ Center e CESP, evento su iscrizione per la comunità educante. Il convegno è realizzato nell’ambito dell’iniziativa congiunta della Rete Re.A.Dy – Rete nazionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere – in occasione del 17 maggio, di cui sopra.

Venerdì 26 maggio, alle 20.45, in via Beverara 86, veglia di preghiera per il superamento dell’omo-lesbo-bi-transbifobia presso la Chiesa di San Bartolomeo della Beverara, a cura di La tenda di Gionata

Sabato 27 maggio, ore 9-13, Centro Riesco, via Ca’ Selvatica 7, incontro tra il Servizio sociale territoriale del Comune di Bologna e le associazione del Patto generale di collaborazione per la promozione e la tutela dei diritti delle persone e della comunità LGBTQIA+ per lo scambio di buone pratiche, al fine di promuovere l’inclusione sociale e il sostegno alle situazioni di fragilità


IDAHOBIT, International Day Against Homophobia, Transphobia and Biphobia

La giornata fu pensata da Louis-Georges Tin, curatore del “Dictionnaire de l’homophobie” per sensibilizzare l’attenzione di politici, opinion leader, movimenti sociali, pubblico e media sulle violenze e le discriminazioni subite dagli appartenenti alla comunità LGBTI in tutto il mondo.
Il 17 maggio 1990, l’Assemblea Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sancì che l’omosessualità non è una malattia, cancellandola dalla lista delle patologie mentali.
Questa storica data è stata riconosciuta dall’Unione Europea con la Risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007, che ha indetto il 17 maggio di ogni anno, nel territorio di tutti gli stati membri dell’Unione, la Giornata Internazionale contro l’omo-bi-trans-lesbofobia.
Tuttavia l’omosessualità rimane reato in 69 Paesi, 72 se si considerano 3 Paesi che condannano de facto l’omosessualità anche in assenza di leggi specifiche (Afghanistan, Iraq ed Egitto) è ancora criminalizzata e punita con la pena di morte o con il carcere a vita in settantadue Paesi, mentre le persone omosessuali e transessuali continuano ad essere oggetto di crimini e parole d’odio, violenze e aggressioni talora mortali, spesso discriminate nel lavoro e nei sistemi d’istruzione.

17 maggio 2023

Pergine Valsugana – Omotransfobia Pergine fa “rete.”

Oggi, 17 maggio, è la Giornata Internazionale contro l’omotransfobia. Una data fondamentale per le persone LGBT+ e per le istituzioni che si impegnano a tutelare e a promuovere i diritti di ciascun essere umano. Aderisce idealmente e concretamente alla ricorrenza anche il Comune di Pergine. Al Centro Giovani #Kairos si è tenuto ieri un incontro dedicato al tema, durante il quale le ragazze e i ragazzi hanno creato una bandiera Lgbt, che hanno poi affisso insieme all’Assessora comunale Elisa Bortolamedi al Palazzo del Municipio.

E’ una data storica quella del 17 maggio: fu quello il giorno in cui, nel 1990, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la World Health Organization, cancellava l’omosessualita dalla lista delle malattie mentali, riconoscendola come variante naturale del comportamento sessuale umano. La Giornata Internazionale è oggi conosciuta e celebrata da molte associazioni impegnate sui diritti umani e da Istituzioni internazionali e nazionali. E’ celebrata dall’Unione Europea e dalla Nazioni Unite.

Quest’anno i Partner della rete Re.a.dy (fra cui anche il Comune di Pergine, membro dal 2022) aderiscono alla Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia la transfobia e la bifobia con eventi dedicati ai giovani, volti alla prevenzione del bullismo oomolesbobitransfobico. Re.a.dy è la rete italiana degli Enti locali impegnati per prevenire, contrastare, superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. La Rete porta sul territorio azioni positive.

17 maggio 2023

Vittoria – Giornata internazionale contro l’omotransfobia.

L’Amministrazione comunale di Vittoria, attraverso l’Assessorato alle Pari Opportunità, ha aderito alla giornata contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. A fianco dell’Amministrazione comunale anche il Garante per i diritti dell’infanzia. Questa mattina nella sala Gonden Hall è stato proiettato il film “Stranizza d’amuri”. A portare il saluto della città il Sindaco, Francesco Aiello, presenti l’Assessore alle Pari opportunità, Francesca Corbino, il Garante per l’infanzia Calogero Termini e il Presidente di Arcigay provinciale, Andrea Ragusa. Alla proiezione della pellicola ha preso parte una rappresentanza delle scuole superiori della città, obiettivo

della giornata, promuovere la cultura del rispetto e della libertà di essere, per ribadire ancora una volta come sia importante il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali di tutte le persone.

17 maggio 2023

Bari – Giornata Internazionale contro l’omotransfobia, gli appuntamenti promossi in Città domani.

Domani, mercoledì 17 maggio ricorre la “Giornata internazionale contro l’omotransfobia”,indetta al fine di contrastare il fenomeno dell’omofobia, della bifobia e della transfobia, in ricordo della data in cui l’omosessualità fu rimossa dalla lista delle malattie mentali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Al fine di sensibilizzare la cittadinanza sul contrasto alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere e di promuovere la cultura del rispetto e dell’inclusione, la rete del Welfare ha organizzato una serie di iniziative cittadine.
Il Centro antidiscriminazioni comunale ha organizzato un flashmob, “Libertà d’essere”, per denunciare tutte le forme di discriminazione legate al genere e all’identità sessuale.
L’appuntamento aperto a tutti, promosso con la collaborazione del Politecnico di Bari, si terrà alle ore 12.30, nell’atrio Cherubini del Politecnico.
L’iniziativa nasce nel solco di un percorso formativo già avviato con il Politecnico, grazie al quale sono state avviate diverse attività finalizzate al contrasto alla violenza di genere e a ogni forma di discriminazione, tra cui l’attivazione di uno sportello antidiscriminazioni nella sede universitaria aperto, su appuntamento, il primo e il terzo venerdì del mese.
Domani, per l’occasione, sarà allestito anche un desk informativo a cura del Centro antidiscriminazioni.
II Centro antidiscriminazioni è un progetto dell’assessorato al Welfare del Comune di Bari gestito dalla cooperativa sociale Medihospes all’interno delle attività della Rete dei Centri Antiviolenza SanFra.
Avviato a marzo dello scorso anno, la struttura conta diversi sportelli e spazi di ascolto territoriali: oltre che nelle due università pubbliche, il servizio è attivo anche nei Centri servizi per le famiglie di Japigia, Torre a Mare, Carbonara e San Pio.
Molte delle iniziative del centro sono state rivolte agli studenti e alle studentesse nelle scuole primarie e secondarie cittadine, in particolare i laboratori sul tema delle discriminazioni e bullismo omofobico che hanno coinvolto 450 ragazzi tra 11 e 17 anni e 150 adulti tra docenti e genitori.
È possibile contattare il Centro antidiscriminazioni chiamando il 328 8212906, attivo h24, scrivendo a centroantidiscriminazionibari@gmail.com o sulle pagine social della struttura.
L’unità di strada Care for People e il centro polifunzionale Area 51, gestiti dalla cooperativa sociale C.A.P.S., propongono, invece, negli spazi di Area 51, in corso Italia 81/83, a partire dalle ore 16, “Fiabe al rovescio”. Le fiabe tradizionali indicano solitamente un’unica rappresentazione della società, quella etero-patriarcale, legata agli stereotipi di genere: con Fiabe al rovescio si tenterà di reinventare le fiabe classiche affinché possano dare voce alle storie e ai vissuti di quanti ancora ogni giorno sono vittime di discriminazioni e abusi.
Si tratta di un’occasione ideata per confrontarsi sul tema dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale con l’obiettivo di stimolare l’immaginazione per aprirsi al campo del possibile, riconoscendo diritti e dignità alla comunità LGBTQ+, attraverso un esercizio di cura che porta a includere l’alterità.
Le fiabe prodotte durante le attività laboratoriali organizzate ad Area 51 verranno distribuite dagli operatori dell’Unità di Strada nel corso della serata.
Per informazioni: area51@coopcaps.it
Inoltre, l’assessora al Welfare Francesca Bottalico interverrà all’incontro “Voci in rete per la valorizzazione delle differenze”, promosso dal servizio Counseling psicologico dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro con la collaborazione del dipartimento.
For.Psi.Com. e in programma alle ore 10, nell’aula Starace della Facoltà di Scienze politiche. I lavori, che saranno introdotti e moderati dal docente di Psicologia clinica Alessandro Taurino, si concluderanno con gli interventi dei rappresentanti delle associazioni locali Agedo Bari, Famiglie Arcobaleno, Mixed Lgbtqia+ e Zona Franka.
Infine, la Città di Bari aderisce alla Giornata internazionale contro l’omotransfobia illuminando nella giornata di domani la torre del Palazzo della Città metropolitana e la fontana monumentale di piazza Moro con i colori dell’arcobaleno.

16 maggio 2023

Brunico – Strisce Arcobaleno contro l’omofobia.

A Brunico sono le prime in Alto Adige Il sindaco: ”Scelto un punto simbolico fra scuola e biblioteca. Un percorso di apertura e inclusione” L’idea è nata da Tobias Stampefer e da un gruppo di giovani “Finiti i tempi in cui dovevamo nasconderci o parlare di questi temi a bassa voce” 

Nella battaglia di civiltà contro l’omofobia Brunico e la prima cittadina altoatesina a lanciare l’idea delle strisce Arcobaleno. Come a Parigi nel 2018 o a Fiumicino nel 2021. Nel capoluogo pusterese è stato scelto anche un sito particolarmente trafficato tra la scuola media Meusburger e la biblioteca civica Libri Ka, un punto di incontro soprattutto per i giovani, ma anche tra persone di etnie diverse. 

La prima volta all’estero. A lanciare il primo messaggio forte in questa direzione è stata la sindaca di Parigi Anna Hidalgo che nel 2018 prese una posizione netta contro i graffiti omofobi in occasione del Gay Pride. Una scelta fondata su valore chiave della nostra società quali libertà, uguaglianza e fraternità. 

A Brunico un’idea nata da un gruppo di giovani l’iniziativa è stata di Tobias Stampfer, membro dell’associazione Centaurus ed è stata realizzata grazie a un gruppo di giovani che nei giorni scorsi, nonostante la pioggia, si sono organizzati per dipingere un passaggio pedonale con i colori dell’arcobaleno fra la scuola media Meusburger e la biblioteca civica LiibriKa. 

Il sindaco Griessmair: “Un messaggio forte di inclusione” Il primo cittadino Roland Griessmair ha espresso soddisfazione per il messaggio veicolato dai ragazzi: “Le strisce sono in un punto simbolico fra una scuola e una biblioteca e Indicano un percorso verso l’apertura l’inclusione la libera espressione di tutte le identità e contro ogni forma di discriminazione nella nostra città”. Sulla stessa lunghezza d’onda lo stesso Tobias Stampfer “Quando ho saputo che avremmo potuto realizzare queste strisce pedonali mi sono sentito molto sollevato. In fondo quante volte vi è successo di sentirvi incompresi di sentirvi sbagliati o di avere paura del giudizio degli altri ma sono finiti i tempi in cui dovevamo nasconderci o parlare di questi temi a bassa voce? Brunico oggi è un posto sicuro dove potersi esprimere senza paura, dove poter essere se stessi. E’ casa per tutti i colori dell’arcobaleno, con l’augurio di riempirla con ogni sfumatura di noi stessi, perché la vera rivoluzione la facciamo tutti i giorni”. 

Unterkircher; bene ma sul tema c’è ancora molto da fare. Presenti anche alcuni membri storici di Centaurus come Toni Pramstaller e Andreas Unterkircher che hanno fatto riferimento “a quanto lungo e tortuoso sia stato il percorso verso il riconoscimento e di quanto ancora oggi resti da fare sul tema” 

Il consigliere comunale Fistill: “le famiglie vanno difese nessuna esclusa” “Questa iniziativa ha un forte  valenza simbolica: nella nostra città le persone possono esprimersi liberamente e senza paura. Molti giovani hanno preso parte all’iniziativa, segno che è un tema che tra lo sta loro a cuore e che va portato avanti. Dal 2021 Brunico fa parte della rete Ready contro le discriminazioni per orientamento sessuale. In questi anni abbiamo voluto trasmettere un messaggio chiaro, ma oggi su questo fronte rischiamo di arenarci. Venerdì a Torino si è svolta la manifestazione “Le città per i diritti” coordinata dalla rete Ready, con la presenza di oltre 300 sindaci da tutta Italia. Il messaggio al Parlamento è che le famiglie vanno difese, tutte e nessuna esclusa. Anche in una famiglia arcobaleno si è pienamente genitori” 

La campagna di Ready “Il diritto di avere diritti” L’iniziativa è frutto di una collaborazione fra Centaurus, biblioteca civica, comune di Brunico e Arci DiverKstatt. Domani mercoledì 17 marzo, in occasione della giornata internazionale contro l’omo-bi-transfobia verrà inaugurata la campagna di comunicazione della rete Ready di Alto Adige con il motto “Das Recht. Rechte zu haben/Il diritto di avere diritti”

15 maggio 2023

Vasto – Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la transfobia, e la bifobia, esposta la bandiera arcobaleno a Palazzo di Città.

Oggi, 17 maggio, ricorre la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la transfobia e la bifobia, finalizzata a promuovere eventi di sensibilizzazione per contrastare il fenomeno delle discriminazioni in tutte le sue forme e in tutti i Paesi del mondo. Una data riconosciuta e celebrata dall’Unione Europea, dalle Nazioni Unite e dalle loro Istituzioni.

Il Comune di Vasto, inoltre, ha aderito nel 2020 alla Rete Nazionale delle Regioni e degli Enti locali denominata RE.A.DY fondata nel 2006 da 12 città, nata per prevenire e superare l’omotransfobia. Attualmente conta più di 240 partner e ha come segreteria il Servizio LGBT della Città di Torino.

Per l’occasione la Consulta Giovanile Vasto ha proposto di esibire sul balcone di Palazzo di Città la bandiera arcobaleno.

Il sindaco Francesco Menna ha ringraziato i giovani della Consulta sempre impegnati per la promozione di iniziative per il contrasto ad ogni forma di discriminazione.

“E’ una data fondamentale – dichiarano l’assessore al Welfare e all’Inclusione Sociale, Nicola Della Gatta e l’assessora alle Politiche giovanili, Paola Cianci – per le persone LGBT e per le Istituzioni che si impegnano a tutelare e promuovere i Diritti di ogni essere umano. E’ la data in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1990 ha cancellato l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, riconoscendola come una variante naturale del comportamento sessuale umano. Con l’esposizione della bandiera arcobaleno sul Palazzo di Città insieme alla Consulta Giovanile vogliamo dare il nostro contributo al contrasto dei tanti discorsi d’odio che ancora oggi purtroppo sono ricorrenti soprattutto sui canali social. L’orientamento sessuale e l’identità di genere sono ai primi posti fra le cause di discriminazione negli spazi pubblici, sul luogo di lavoro e persino in famiglia. Per questo – concludono Della Gatta e Cianci – continueremo a confrontarci con le associazioni impegnate per la tutela dei diritti umani per mettere in campo azioni congiunte per veicolare il messaggio di solidarietà alla comunità LGBTQI+ in particolar modo tra i più giovani”.

17 maggio 2023

Bari – “We are everywhere”: nella Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia scoperto il murale realizzato dal Comune e Tavolo LGBTQI per celebrare i moti di Stonewall

In occasione della Giornata mondiale internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, che si celebra oggi, mercoledì 17 maggio, l’amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni componenti il tavolo LGBTQIA+ del Comune di Bari, ha presentato il murale dedicato alla memoria dei personaggi e dei valori che hanno cambiato la storia dei diritti delle persone LGBTQIA+ sul muro ovest della stazione di Bari Centrale.

L’idea è stata promossa e sostenuta dal Tavolo LGBTQIA+ del Comune di Bari, curata da Pigment Workroom e realizzata dall’artista Mario Nardulli insieme ai volontari del Tavolo LGBTQIA+ e agli alunni e alunne della 5° B del Liceo artistico audiovisivo – multimediale “Rosa Luxemburg” di Acquaviva delle Fonti, nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro con Pigment Workroom.

L’opera, che ha visto il supporto scientifico del Festival delle Donne e dei saperi di Genere e del Centro interdipartimentale di studi sulle Culture di genere (CISCUG) dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, nella figura del dottor Giorgio Borrelli, e con la supervisione della coordinatrice del centro, la professoressa Francesca Romana Recchia Luciani, ha ottenuto il supporto di Grandi Stazioni e RFI che hanno messo a disposizione gli spazi dove l’opera è stata realizzata e più volte fornito supporti logistici e operativi durante l’esecuzione del murale.

L’opera, lunga 150 metri, nasce dall’idea delle associazioni del tavolo comunale di ricordare e celebrare i 50 anni dei Moti di Stonewall, attraverso la raffigurazione di alcune immagini delle manifestazioni, delle persone coinvolte politicamente e socialmente nelle lotte per i diritti LGBTQIA+ a livello locale, nazionale e internazionale, e di reinterpretarle in forma artistica.

La localizzazione, scelta dalle associazioni, favorisce visione e apprezzamento dell’opera e del suo messaggio da parte di un pubblico ampio e variegato per età, target e provenienza quale può essere quello dei viaggiatori a bordo dei treni in ingresso nello scalo ferroviario barese.

L’opera segue un racconto per immagini che parte dalla riproduzione della Progress Pride Flag, la bandiera con i tradizionali colori arcobaleno della comunità, a cui è aggiunto un triangolo composto da una striscia nera (per commemorare le persone morte di AIDS), una marrone (colore simbolo delle comunità afro-discendenti) e tre strisce azzurro-rosa-bianco (che riprendono la bandiera dell’orgoglio transgender). La scelta della Progress Pride Flag intende rimarcare la prospettiva “intersezionale” del progetto: la comunità LGBTQIA+ non si batte solo per vedere riconosciuti i propri diritti, ma per una società in cui sia superato ogni tipo di discriminazione e venga garantito un accesso equo al benessere e alla cura delle persone. All’estremo opposto del muro, la raffigurazione di uno striscione sorretto dai giovani studenti partecipanti alla manifestazione di New York del Gay Liberation Front negli anni ‘70, che svela il titolo dell’opera: “We are everywhere”.

“Voglio ringraziare tutte le associazioni del tavolo LGBTQIA+ del Comune di Bari per aver donato alla città quest’opera e i suoi significati – commenta il sindaco di Bari Antonio Decaro -. Purtroppo le cronache ci insegnano che non bisogna mai smettere di parlare, di sensibilizzare la cittadinanza e di lottare affinché nessuna discriminazione né cultura discriminatoria trovino terreno fertile. Per questo il lavoro delle associazioni sul territorio è fondamentale, per continuare a discutere di diritti, ancora in gran parte negati per le persone LGBTQIA+ in tanti frangenti della vita quotidiana, e a lottare per far sì che questi diritti vengano riconosciuti. Nella giornata internazionale contro l’omofobia, l’omolesbobitransfobia, la bifobia e la transfobia ricordiamo i moti di Stonewall che più di cinquantanni fa, con il sacrificio di tanti, hanno aperto la strada alle libertà che purtroppo ancora oggi incontrano ostacoli, pregiudizi e discriminazioni, che tutti insieme siamo impegnati a contrastare”.

“Il murale è una rappresentazione corale del movimento per i diritti LGBTQIA+: una grande manifestazione che riporta i volti, i colori e gli slogan che hanno fatto la storia delle rivendicazioni omosessuali, transessuali e femministe – dichiarano i rappresentanti delle associazioni aderenti al tavolo comunale -. Questa simbologia vuole celebrare la storia del movimento LGBTQIA+, fatto da tantissimi pezzi differenti, provenienti dai più disparati contesti e che hanno dedicato la propria vita ai più diversi aspetti di questa lotta. Restituiamo la strutturalità, la collettività dietro i famosi Pride. A conclusione, il titolo dell’opera (che è riportato ben evidente al suo interno) è “We are everywhere” ovvero “Noi siamo ovunque”, a ribadire che il movimento LGBTQIA+ non può essere relegato a un momento estemporaneo o a un gruppo ristretto di persone, ma riguarda tutt*, in ogni spazio della società. Grazie alla sua collocazione e tenendo conto del linguaggio universale che l’arte rappresenta, il murale costituirà un’opera stabile e duratura col quale trasmetteremo un messaggio figurativo che raggiungerà un’ampia e variegata platea di soggetti, ispirando sentimenti di fratellanza, uguaglianza, solidarietà, amicizia e fiducia nei confronti della comunità LGBTQIA+”.

17 maggio 2023

Calcinaia – “Oltre ogni discriminazione”, l’inaugurazione della mostra delle opere degli studenti nell’atrio del Comune per la Giornata Internazionale contro l’Omobitransfobia,

Un’iniziativa pensata per gli studenti delle scuole, per superare steccati mentali che non hanno più
senso di esistere e che ha avuto la sua consacrazione con la premiazione degli elaborati vincitori
Sabato 1 Aprile nella cornice di Villa Crastan a Pontedera.
Stiamo parlando del primo concorso artistico organizzato dalla Commissione Pari Opportunità
dell’Unione Valdera e realizzato grazie al prezioso finanziamento ricevuto dalla Regione Toscana
nel quadro delle attività della Rete Ready.
“Oltre ogni discriminazione”è il titolo che ha ispirato ragazze e ragazzi a dipingere con la loro fantasia
qualcosa di intangibile come la valorizzazione delle differenze, l’inclusione, la solidarietà e il rispetto.
Gli elaborati artistici a tecnica libera, sono stati suddivisi in categorie- disegni singoli, a gruppi, a
classi- e sono stati valutati da sette artisti e artiste della Valdera: Letizia Cucciarelli, Lorenzo Gorini,
Annamaria Guglielmo, Akemi Koike, Rosi Muntoni, Diego Piccaluga e Lorenzo Terreni.
Al concorso ha aderito naturalmente anche l’Istituto M.L. King di Calcinaia e tanti studenti si sono
cimentati nella realizzazione di opere davvero stupende. Il favoloso disegno di Aurora di Grazia
della classe 2° D della Scuola Secondaria di primo grado S. Quasimodo, Fornacette si è aggiudicato
un premio, ma anche gli altri meravigliosi elaborati che hanno preso parte al concorso meritavano di
essere esposti.
Ecco perché il Comune di Calcinaia nella Giornata Internazionale contro l’omobitransfobia che si
celebra Mercoledì 17 Maggio ha pensato di allestire nell’atrio del Palazzo Comunale una mostra di
tutti i disegni realizzati dagli studenti del territorio che hanno preso parte al concorso “Oltre ogni
discriminazione”.
L’inaugurazione dell’esposizione si terrà quindi proprio il 17 Maggio a partire dalle ore 9.30 alla
presenza del Sindaco del Comune di Calcinaia, Cristiano Alderigi e del Vice Sindaco, Flavio Tani.
Le circa30 opere realizzate da ragazze e ragazzi dell’Istituto Comprensivo M.L. King campeggeranno in
bell’evidenza nell’atrio del Municipio alcune settimane e accoglieranno cittadine e cittadini che si
recheranno in Comune in questo periodo.

17 maggio 2023