In occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e della Giornata in ricordo delle vittime di transfobia, la Consigliera di parità Brigitte Hofer rilancia un accorato appello attraverso un comunicato stampa diffuso dalla rete Re.a.dy, di cui è membro attivo.

I diritti umani sono i diritti di ogni essere umano, senza eccezioni”, dichiara Hofer, sottolineando la necessità di un sistema legislativo inclusivo e di un impegno condiviso per abbattere ogni forma di discriminazione.

Diritti dell’infanzia e famiglie omogenitoriali

La Rete Re.a.dy, che riunisce pubbliche amministrazioni impegnate nella lotta contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, pone al centro dell’attenzione le disparità che colpiscono bambini e bambine cresciuti in famiglie omogenitoriali.

Richiamandosi all’articolo 2 della Convenzione sui diritti dell’infanzia, ratificata dall’Italia nel 1991, il comunicato sottolinea come sia urgente un intervento legislativo che riconosca pienamente il diritto alla doppia genitorialità. La mancata tutela di queste famiglie crea discriminazioni che si riflettono direttamente sui più piccoli, i cui diritti risultano non pienamente garantiti.

La vita familiare delle persone LGBT+ in Italia non è ancora adeguatamente protetta, generando una dolorosa disparità rispetto ad altri Paesi europei,” evidenzia il documento. L’incertezza normativa che grava sui sindaci italiani, chiamati a decidere se riconoscere o meno i figli delle coppie omogenitoriali, alimenta tensioni sociali e umane, ormai insostenibili.

In ricordo delle vittime di transfobia

La Giornata internazionale in ricordo delle vittime di transfobia offre un’ulteriore occasione di riflessione. In tutta Italia, numerosi enti della Rete organizzano eventi di sensibilizzazione contro la violenza e le discriminazioni che colpiscono persone transgender e non binarie.

La coincidenza delle due ricorrenze sottolinea l’importanza di agire in modo deciso anche per proteggere adolescenti e giovani da episodi di bullismo e violenza legati alla loro identità di genere, soprattutto nei contesti scolastici.

Nessun bambino o bambina, nessun giovane, dovrebbe sentirsi escluso o insicuro nel nostro Paese,” conclude la Consigliera Hofer. L’appello è chiaro: un futuro senza discriminazioni è possibile solo con leggi inclusive e una responsabilità condivisa da parte di tutte le istituzioni.

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