Si chiude oggi a Parma l’annuale incontro della RE.A.DY, la Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni impegnata a prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
Ogni anno, a partire dal 2017, la Rete www.reteready.org promuove un incontro in una delle 260 città aderenti in stretta collaborazione con la Città di Torino, che svolge funzioni di segreteria nazionale fin dalla sua costituzione nel 2006.
Un appuntamento atteso dalle Pubbliche amministrazioni aderenti che hanno avuto l’occasione di confrontarsi sulle tematiche all’ordine del giorno e approfondire alcuni temi più urgenti.
La prevenzione del bullismo omobintrasfobico nelle scuole è il tema scelto per l’iniziativa che vedrà tutte le città della RE.A.D.Y. impegnate con un evento dedicato alla cittadinanza in occasione della Giornata Internazionale contro l’omolesbobitransfobia, il 17 maggio dell’anno prossimo.
La due giorni di lavori ha consentito ai rappresentanti degli Enti aderenti di condividere le buone pratiche e, come da tradizione, di individuare la città di Prato come nuova sede per l’incontro annuale 2023.
All’evento hanno partecipato, tra gli altri, Mattia Peradotto, direttore U.N.A.R, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali; Maria Terranova, vicepresidente ANCI, delegata alle Pari Opportunità e Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare della Città di Torino. Terry Reintke, deputata del Parlamento Europeo, Commissione per le Libertà civili, la Giustizia e gli Affari interni e Copresidente Intergruppo LGBT ha mandato un video messaggio con i saluti ai componenti della Rete.
Giorgio Bozzo, giornalista e autore televisivo ha presentato un approfondimento sui 50 anni del movimento Lgbt+ in Italia.
“Finché le leggi dello Stato non garantiranno davvero in tutti i campi autentica parità di trattamento e protezione dalle discriminazioni, dovranno essere gli Enti locali e le Regioni ad assumersi un ruolo di avanguardia per rispondere alla domanda di uguaglianza che viene dalla società – ha sottolineato Jacopo Rosatelli, Assessore ai Diritti e alle Pari Opportunità del Comune di Torino -. Il nostro impegno è cercare strade praticabili dal punto di vista amministrativo, ma anche essere di stimolo sul piano politico affinché il nuovo parlamento non resti inerte: in gioco ci sono non solo la vita concreta di migliaia di persone lgbtiq+ e di famiglie omogenitoriali, ma anche la coesione dell’intera società”.
“Il Comune di Parma è davvero felice di poter ospitare l’incontro annuale della rete.
Oggi più che mai non dobbiamo dare per scontati i percorsi di rivendicazione e
definizione dei diritti di tutti, lavorando per accrescere la consapevolezza del valore della parità per una società più giusta e più equa. In particolar modo credo che, al di là dei percorsi legislativi nazionali, una parte importante sia giocata dalla formazione e dalla comunicazione. Educare al rispetto delle differenze e alla loro valorizzazione deve essere una priorità per una comunità, così come l’espressione, con linguaggi corretti e secondo un immaginario non stereotipato, risulta uno strumento essenziale nell’epoca della comunicazione costante. Le Amministrazioni in questo possono fare molto, presidiando i territori e cercando sempre di inviare messaggi corretti. Una nota e un invito sul piano nazionale credo possa partire da Parma: nel rispetto della libertà di espressione è inaccettabile continuare a vedere cartelloni che promuovono la disinformazione. Vale in ogni settore, ma in maniera ancora più forte per i diritti civili. Occorre che lo Stato si assuma l’onere di una riflessione, anche in termini normativi, sul significato di pubblicità lesiva, che non riguarda soltanto le campagne commerciali” ha dichiarato Caterina Bonetti, Assessora ai Servizi educativi, Transizione digitale, Pari Opportunità.
Per l’edizione 2022 sono stati due i focus sulle pratiche virtuose: gli strumenti per l’inclusione delle persone trans e non binarie nei servizi degli Enti, ne ha parlato Monica Romano, vicepresidente della Commissione Pari opportunità del Comune di Milano, e il riconoscimento dei figli e delle figlie della famiglie omogenitoriali, con l’intervento di Danila Brugnoli, avvocata della Rete Lendford, avvocatura per i diritti LGBTI+.
Nel pomeriggio si è svolto, come in ogni incontro annuale, un evento pubblico nell’auditorium ‘Carlo Mattioli’, Palazzo del Governatore, piazza Garibaldi 19, aperto a tutte cittadine e i cittadini. Priscilla Robledo, referente di Formez PA, ha presentato PA.RI – PA Risorse per l’Inclusione, un progetto formativo sui temi della diversità, dell’inclusione, del rispetto delle differenze rivolto alla Pubblica Amministrazione.
Un focus sulla legge contro l’omolesbobitransfobia è stato invece illustrato da Angelo Schillaci, docente della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma ‘La Sapienza’, che ha fatto il punto sullo stato dell’arte e su che cosa possono fare gli Enti Locali per contrastare i crimini d’odio.
A conclusione della giornata è stato presentato il libro di Barbara Orlandini e Gianluca Sturmann Ovunque. Esplorazioni cromatiche del mondo queer, che racconta la storia del movimento queer da quando ha mosso i primi passi a oggi.