La Rete di enti locali READY lancia un’azione a sostegno della proposta di legge contro sessismo, omofobia, lesbofobia, bifobia e transfobia

Roma, 30 settembre 2020

RE.A.DY, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, lancia un’azione di sensibilizzazione a livello nazionale a sostegno della proposta di legge “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere”.

Ad iniziare dal 1° ottobre, le realtà aderenti alla rete Ready (o quelle non ancora aderenti, ma comunque  interessate all’iniziativa) potranno presentare nei rispettivi consigli un identico Ordine del Giorno (o un emendamento a eventuali atti già depositati) a sostegno della Legge.

L’ordinamento italiano è al momento carente sul tema della difesa dei diritti umani e sul contrasto alle discriminazioni legate al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Ad esempio, benché la Convenzione di Istanbul (che obbliga l’Italia alla criminalizzazione di condotte sessiste di fattispecie di violenza) sia stata ratificata dal Governo italiano nel 2013, l’art. 604 ter del Codice penale – a proposito dei reati per finalità di discriminazione o di odio – non contempla ancora circostanze aggravanti legate al sesso e al genere. Grazie alla proposta di legge in oggetto, anche le condotte che istigano all’odio o la violenza di matrice omolesbobitransfobica o basate su sesso e genere saranno punibili alla stregua delle condotte che si basano sull’odio etnico, razziale e religioso.

L’Ordine del Giorno è frutto di un lavoro congiunto di un gruppo interno dalla Rete READY ed è stato condiviso e discusso con le realtà aderenti al Tavolo nazionale LGBT recentemente istituito presso l’UNAR. Esso supporta l’adozione del testo unificato adottato dalla Commissione Giustizia il 14 luglio e riunisce gli enti locali ad un’azione di advocacy nei confronti delle istituzioni nazionali, primi fra tutti il Presidente della Camera dei Deputati e la Presidente del Senato della Repubblica.

Al momento, hanno già dichiarato la loro intenzione di aderire all’iniziativa della READY 40 fra Comuni, Città Metropolitane e Regioni. Ecco l’elenco completo, aggiornato al 29 settembre: Aversa, Bari, Bologna, Caserta, Casoria (NA), Castelmaggiore (BO), Castelnuovo Berardenga (SI), Chioggia (VE), Città Metropolitana di Torino, Civitella In Val Di Chiana (AR), Crema (CR), Cremona, Empoli (FI), Gradisca D’Isonzo (GO), Impruneta (FI), Lecce, Marciano Della Chiana (AR), Modena, Monte San Savino (Ar), Murlo (SI), Napoli, Nichelino (TO), Padova, Palermo, Parma, Pontassieve (FI), Provincia di Pistoia, Reggio Emilia, Regione Puglia (Presidenza), Rimini, Roma Municipio VIII, Savigliano (CN), Settimo T.Se (TO), Stornarella (FG), Torino, Torre Annunziata (NA),Torre Pellice (TO), Trento, Turriaco (GO), Vico Equense (NA).

A queste realtà si aggiungono la Città di Milano, che ha seguito la costruzione dell’OdG e in data 24 settembre ha già approvato un suo OdG, la Regione Emilia Romagna, che ha sostenuto la legge approvando in data 23 luglio 2020 due Risoluzioni, e il Comune di Bergamo che il 13 luglio ha approvato una mozione a sostegno della legge.

RE.A.DY nasce a Torino nell’ambito del Pride nazionale del 2006, quando la Città di Torino, in collaborazione con il Comune di Roma, riunisce i/le rappresentanti istituzionali di dodici tra Regioni ed Enti Locali, con l’obiettivo di metterli in rete attraverso la condivisione di una Carta di Intenti.  Da allora, la Rete costituisce uno spazio di incontro e condivisione di esperienze e buone prassi finalizzate al riconoscimento e alla promozione dei diritti umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, transgender (LGBT).

“Gli enti locali, in quanto enti più vicini a cittadini e cittadine, conoscono i loro territori e sanno quanto l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, assieme al sessismo, sono purtroppo presenti nelle nostre comunità. Da loro arriva un importante messaggio al legislatore e al governo: abbiamo bisogno di questa legge. E ne abbiamo bisogno adesso” sostiene il Coordinatore della Rete READY, l’Assessore ai Diritti della Città di Torino Marco Alessandro Giusta. Che lancia un invito: “Auspico che quanti più enti locali presentino questo documento in modo che il dibattito restituisca l’immagine di un Paese dove le persone LGBT e le donne che subiscono sessismo e misoginia non siano solo numeri e statistiche ma amiche e amici, parenti, figli e figlie, vicine e vicini di casa, colleghe e colleghi di lavoro. Invito anche le realtà che non fanno ancora parte della Rete a condividere questa iniziativa, perché costruire una cultura istituzionale e politica di contrasto alle discriminazioni è precisa responsabilità di ogni rappresentante istituzionale.

Così Alessandro Zan, deputato e relatore del ddl contro l’omotransfobia e la misoginia: “L’iniziativa di Rete READY a sostegno del ddl contro l’omotransfobia e la misoginia arriva in un momento cruciale. E questo è un segnale importante per il Parlamento che, sono certo, saprà ascoltare le sollecitazioni di decine di consigli comunali, tra cui quelli delle più grandi città italiane (Torino, Napoli, Bologna, Palermo, Bari, Padova), in rappresentanza di milioni di cittadini. Questa mobilitazione di tantissimi comuni italiani – Milano, ad esempio, ha già approvato negli scorsi giorni un odg a sostegno del ddl – esprime la voce della società civile che si leva forte contro l’odio e le discriminazioni, che rifiuta che l’Italia sia agli ultimi posti nelle classifiche in Europa per la tutela dei diritti lgbt+, e che, allo stesso tempo, non accetta che una persona subisca violenze per ciò che è o per chi ama. Un ringraziamento particolare va a Marco Giusta, Coordinatore Nazionale di Rete READY, una realtà viva di enti locali che, come dimostra questa iniziativa, sa far squadra per ottenere risultati concreti.”

Gli Enti, partner e non, che intendessero ancora aderire all’iniziativa potranno farlo presentando l’OdG presso il proprio Consiglio Comunale/Provinciale/Regionale. Una copia, da adattare a ciascuna situazione, si trova sul sito della RE.A.DY alla pagina   https://www.reteready.org/buone-prassi/.